Dopo quasi due anni di sperimentazione, la vaccinazione antinfluenzale potrebbe presto diventare un servizio standard delle farmacie tedesche. È quanto prevede un emendamento attualmente all’esame del Bundestag, il Parlamento federale, nell’ambito di un disegno di legge sull’assistenza sanitaria. Oggi verranno ascoltate in commissione le parti sociali e, riferisce in un articolo la rivista Daz.online, le organizzazioni dei medici hanno già espresso il proprio disaccordo. Di segno diametralmente opposto il parere dell’Abda, l’associazione delle farmacie e dei farmacisti tedeschi, che sostiene a spada tratta l’emendamento: «L’accessibilità che contraddistingue la rete delle farmacie» ricorda la sigla di categoria «può accrescere sensibilmente le coperture vaccinali, come dimostrano le esperienze di altri Paesi». Inoltre, le farmacie tedesche possono fare riferimento ai progetti pilota che in questi due anni sono stai avviati in diverse regioni.
L’Abda, inoltre, esprime apprezzamento per il passaggio della proposta che lega l’atto vaccinale alla sede della farmacia, ma chiede anche disposizioni più chiare sui requisiti per il personale: il farmacista che vaccina, in sostanza, «dev’essere inquadrato nel personale e non può essere un libero professionista contrattualizzato per la campagna».
«Il lavoro sull’emendamento che istituzionalizza la vaccinazione antinfluenzale in farmacia è ancora in corso» commenta la presidente dell’Abda, Gabriele Regina Overwiening «dal nostro punto di vista la disposizione aggiungerebbe un’opzione ad alta accessibilità all’ampia offerta vaccinale assicurata dai medici. I farmacisti stanno già vaccinando contro l’influenza in progetti pilota in otto stati federali. Il prerequisito, ovviamente, è che abbiano completato una formazione avanzata coordinata con la professione medica».