Il governo federale tedesco ha presentato un piano in sette punti che riassume la strategia con cui le autorità sanitarie affronteranno la stagione autunnale di covid. Tra le misure la proroga sino a novembre della rimborsabilità dei tamponi antigenici rapidi, in vista della scadenza a fine giugno della precedente disposizione.
Il rinnovo, come spiega la rivista tedesca Daz.online, comporterà tuttavia una gratuità ridotta rispetto al passato e compensi alle farmacie inferiori. In particolare, resta il rimborso pieno per alcune fasce come i bambini fino a 5 anni di età, le donne nel primo trimestre di gravidanza, le persone che accedono a ospedali e case di cura, i familiari dei contagiati e coloro che non possono essere vaccinati per motivi medici.
Sarà invece tenuto a versare un ticket di 3 euro chi vuole fare un tampone prima di partecipare a un evento di rilievo o a una festa in famiglia, oppure dopo avere ricevuto un alert dell’app Corona-Warn, che segnala contatti ravvicinati con un potenziale infetto.
Quanto alla remunerazione di farmacie e centri autorizzati, la Sanità rimborserà 7 euro a test (anziché gli attuali 8) più 2,50 per il materiale (oggi 3,50 euro). Nel caso in cui l’assistito debba versare il ticket di 3 euro, la farmacia ne riceverà quattro.
Annunciati inoltre controlli più severi per prevenire le frodi emerse negli ultimi mesi, con alcuni centri di prelievo accusati di avere fatturato test mai effettuati. Dal 1° luglio, è il piano del Governo, non potranno essere autorizzati nuovi hub (le farmacie beneficiano di un’autorizzazione collettiva) e per fatturare un test gli erogatori dovranno fornire documenti aggiuntivi. Secondo il ministro federale della Salute, Karl Lauterbach, le nuove disposizioni sui test per la seconda metà dell’anno costeranno al bilancio pubblico 2,6 miliardi di euro, circa un terzo della spesa sostenuta nel primo semestre.