In Germania la sottovariante di omicron Xbb.1, detta anche kraken, rappresenta ormai il 9% dei nuovi casi di infezione registrati nel Paese. A rivelarlo l’ultimo rapporto settimanale sulla pandemia di covid del Robert Koch Institute. Kraken, scrivono i ricercatori, è ora la seconda variante più diffusa nel Paese e nelle prossime settimane dovrebbe diffondersi ulteriormente.
Gli esperti, in ogni caso, tendono a escludere il rischio di una nuova massiccia ondata di infezioni: in sette giorni l’incidenza della sottovariante è cresciuta del 14%, un valore «relativamente basso», e la settimana scorsa l’Istituto ha declassato il rischio di coronavirus da alto a moderato.
La guardia, in ogni caso, resta alta. «La diffusione delle infezioni respiratorie acute rimane elevata» fanno sapere dal Robert Koch «poiché la diffusione di agenti patogeni come Sars-CoV-2, virus influenzali e rinovirus è favorita dalla stagione invernale. Rimane quindi molto importante che, in caso di sintomi, si rimanga a casa e si evitino contatti».