In attesa che gli ultimi dettagli sulla vaccinazione antinfluenzale nelle farmacie tedesche vengano definiti (dopo l’approvazione della legge, c’è ancora da concordare la remunerazione), le sperimentazioni già avviate da uno o due anni in alcune regioni continuano a riscuotere pareri positivi tra gli assistiti. Si veda per esempio l’indagine condotta dalle casse malattia in Bassa Sassonia una volta conclusa la prima stagione di vaccinazioni in farmacia: sono più di mille i pazienti che hanno usufruito del servizio nella campagna 2021/2022, nella maggior parte di età tra i 30 e i 64 anni; il 58% erano donne e l’80% era già stato vaccinato nella stagione precedente, in prevalenza dal proprio medico di famiglia.
I motivi prevalenti per cui è stata scelta la vaccinazione in farmacia sono la facile accessibilità (75%), l’assenza di attese (65%), la fiducia nella competenza della farmacia (59%) e orari di apertura convenienti (43%). Gli accessi si sono concentrati nel mese di novembre e ogni seduta vaccinale è durata in media 17 minuti, incluso il consulto con il paziente. Il 94% dei vaccinati in farmacia si è detto molto soddisfatto e ha espresso l’intenzione di tornare a vaccinarsi in farmacia. Secondo la maggioranza del campione, tuttavia, la prima scelta rimane lo studio del medico.
«I risultati dell’indagine» commenta Berend Groeneveld, presidente dell’Associazione dei farmacisti della Bassa Sassonia «dimostra che la vaccinazione in farmacia è ben accolta dai pazienti ed è complementare all’offerta di medici generici e specialisti: è un’opportunità di facile accesso per le persone che non hanno ancora potuto vaccinarsi».
Concordano i rappresentanti delle casse malattia, che esprimono apprezzamento soprattutto per il dato secondo il quale il 20% dei vaccinati in farmacia erano alla loro prima profilassi.