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Germania, un fallimento la legalizzazione della cannabis

12 Ottobre 2024

Dall’aprile scorso la Germania ha legalizzato consumo e possesso di cannabis per uso ricreativo. La legge consente agli adulti sopra i 18 anni di coltivare legalmente sino a un massimo di tre piante per il consumo privato e detenere fino a un massimo di 25 grammi di cannabis per uso personale. L’obiettivo della legalizzazione, sostenuta dal ministro della Salute, Karl Lauterbach, era quello di contrastare il mercato nero della droga e sgravare il lavoro delle forze di polizia. Tuttavia, a distanza di mesi, i risultati attesi sembrano lontani dal concretizzarsi.

Secondo un sondaggio condotto dall’istituto di ricerca YouGov per conto della Deutsche Presseagentur, il 55% della popolazione tedesca ritiene che la legalizzazione sia stata un errore. Solo il 37% degli intervistati approva la misura, mentre l’8% ha preferito non esprimere alcuna opinione. Inoltre, il 31% dei partecipanti al sondaggio ha notato un aumento del consumo di cannabis nel proprio ambiente quotidiano.

La polizia, attraverso il sindacato GdP (Gewerkschaft der Polizei), si è espressa duramente contro la riforma. Il vicepresidente del sindacato ha dichiarato che «la legge è scritta male», evidenziando un incremento delle segnalazioni di consumo di cannabis nei luoghi pubblici e quando si guida. Gli agenti sono anche preoccupati per la mancanza di un impatto concreto sul mercato nero, che continua a prosperare nonostante la legalizzazione.

Le forze dell’ordine hanno rilevato che le organizzazioni criminali stanno approfittando della nuova normativa per espandere le loro attività. Un esempio eclatante è rappresentato dalla Mocro-Mafia, un gruppo criminale di origine olandese attivo nel traffico internazionale di droga, che ha esteso la propria influenza in Germania. Secondo il ministro degli Interni del Nord Reno-Westfalia, Herbert Reul, la legalizzazione del cannabis ha creato nuovi sbocchi di mercato per la mafia olandese, portando a un’intensificazione dei conflitti con i clan locali.

Questo scontro tra gruppi criminali ha avuto conseguenze violente, in particolare in Renania Settentrionale-Vestfalia. Negli ultimi mesi, la regione è stata teatro di attentati, sparatorie e rapimenti, legati al furto di 300 chilogrammi di cannabis da parte di un clan di origine araba ai danni della Mocro-Mafia. Come rappresaglia, il gruppo criminale ha intensificato le azioni violente.

Reul ha sottolineato il parallelismo con la situazione nei Paesi Bassi, dove una politica sulle droghe liberale attuata fin dagli anni ’80 ha portato a un incremento della criminalità legata al traffico di stupefacenti. «Ora che anche la Germania ha legalizzato la cannabis, si apre un enorme mercato per le bande olandesi che commerciano droghe», ha dichiarato il ministro, che vede un nesso tra la nuova normativa e l’aumento della violenza.