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Germania, vaccinazione covid in farmacia al rallenty per la babele normativa

27 Gennaio 2022

Nonostante i protocolli per la formazione dei farmacisti siano stati ormai approvati, rimangono ancora alcune ambiguità da superare perché le farmacie tedesche possano partecipare a pieno titolo alla campagna vaccinale contro covid. Il problema principale, secondo quanto scrive la rivista specializzata Apoptheke Adhoc, rimane l’individuazione dei locali dove effettuare le inoculazioni. La legge, approvata a metà dicembre, parla genericamente di ambienti «idonei», lasciando però le indicazioni di dettaglio alle singole regioni federali. Il risultato è che, a giudicare dai primi provvedimenti, di delinea un quadro normativo decisamente omogeno, molto vicino a quello che spesso caratterizza la nostra sanità.

In Bassa Sassonia, per esempio, i requisiti richiesti dall’amministrazione regionale sono particolarmente elastici: una volta individuati i locali, anche all’esterno della farmacia, basta riportarne l’indirizzo sulla richiesta di autorizzazione, senza neanche la necessità di accludere una piantina (che però sarà bene conservare per eventuali controlli). Non ci sono vincoli sulla distanza tra farmacia e locali prescelti, anche se – avverte il ministero della Salute regionale – è richiesta una ragionevole vicinanza. L’unica indicazione tassativa, così, è quella che esclude di organizzare l’attività vaccinale nel laboratorio della farmacia o nel backoffice dove vengono lavorate le ricette.

Indicazioni diametralmente opposte in Sassonia, dove invece è possibile vaccinare contro covid soltanto in spazi interni alla farmacia. Preferisce una linea “soft” la Turingia, che si limita a richiedere ambienti adeguati per tutelare la privacy e consentire interventi di emergenza in caso di reazioni: lo spazio selezionato, in particolare, deve rispettare gli standard igienici del caso e disporre delle attrezzature necessarie, compreso un lettino dove adagiare il paziente che ha un malore.

Nello Schleswig-Holstein, invece, le farmacie sono ancora in attesa di indicazioni dettagliate: gli uffici regionali, secondo quanto riferisce l’associazione dei farmacisti, è al lavoro su un documento orientativo, che dovrebbe arrivare in settimana. In Renania-Palatinato, infine, l’orientamento è affine a quello della Sassonia: le vaccinazioni si fanno in farmacia, anche perché la legge nazionale fa riferimento agli esercizi farmaceutici in qualità di fornitori di servizi.