L’obiettivo viene enunciato già nel nome: legge per il rafforzamento del servizio farmaceutico territoriale. E’ il ddl presentato ufficialmente lunedì scorso dal ministro della Sanità tedesco, Jans Spahn, dopo una lunga gestazione trascorsa in fitte consultazioni con le organizzazioni dei farmacisti e le forze politiche della maggioranza. Il risultato è una proposta di legge che effettivamente sembra promettere parecchio ai titolari: innanzitutto c’è la vaccinazione in farmacia, da attuare mediante convenzioni tra farmacisti e casse-mutua per progetti pilota della durata massima di cinque anni (gli accordi dovranno definire anche modalità, compensi e verifiche dei risultati); poi ci sono circa 205 milioni di euro di finanziamento per i servizi in farmacia, che serviranno a incrementare la tariffa notturna (da 16 a 21 centesimi a pezzo), la dispensazione degli stupefacenti (da 2,91 euro a 4,26) e un pacchetto di nuove prestazioni che sindacato delle farmacie tedesche e rappresentanza delle mutue stanno già negoziando (circa 150 milioni il finanziamento dedicato).
Ma la novità più importante riguarda la norma che torna a vietare gli sconti sui farmaci rimborsati: la legge precedente (2013) era stata bocciata dalla Corte di giustizia europea tre anni dopo, favorendo di fatto le farmacie online olandesi come DocMorris e Shop-Apotheke (che possono fare sconti perché hanno sede all’estero, mentre i titolari tedeschi devono continuare a rispettare il divieto nazionale); il ddl, così, ripristina il divieto aggirando la sentenza Ue, perché impone alle casse-mutua di rimborsare soltanto i farmaci che hanno prezzo pieno.
Il disegno di legge deve ora imboccare l’iter della conversione in legge, con tutti i rischi che ciò comporta: i medici hanno già annunciato lotta dura sulle vaccinazioni in farmacia e nel sindacato titolari c’è chi dubita che il provvedimento possa arrivare fino in fondo. Anche le farmacie, d’altronde, hanno intenzione di chiedere modifiche al testo, che viene giudicato un ottimo punto di partenza ma abbisognerebbe di maggiori dettagli nei due capitoli dei servizi e degli sconti sui rimborsati. Sul fronte politico, infine, il partito di Spahn – la Cdu – ha già dato il proprio appoggio mentre i gruppi di opposizione si mostrano critici.