La Germania punta ad accrescere la propria competitività verso l’industria farmaceutica. Nei giorni scorsi, infatti, il Governo ha dato via libera all’annunciato disegno di legge sulla ricerca scientifica, contenente una serie di misure dirette a «migliorare le condizioni per lo sviluppo, l’approvazione e la produzione di farmaci e dispositivi medici». Le nuove norme, in sintesi, agevolano la collaborazione tra le autorità competenti nelle procedure di approvazione delle aic, accelerano i processi valutativi degli studi clinici, autorizzano studi clinici anche al di fuori dei centri nazionali di sperimentazione, semplificano l’etichettatura dei medicinali sperimentali, snelliscono le procedure di competenza dei comitati etici, armonizzano le prassi consolidate dei diversi Länder (gli stati federali tedeschi) in tema di autorizzazioni e sperimentazioni.
Ma soprattutto, la novità più importante del nuovo ddl riguarda la possibilità per le aziende farmaceutiche di concordare con le casse-malattia (che in Germania erogano l’assistenza sanitaria e farmaceutica) sconti confidenziali sui nuovi farmaci che vengono ammessi alla rimborsabilità. In sostanza, ciò dovrebbe mettere al riparo i produttori da esportazioni parallele “speculative”, che si avvantaggiano cioè dei prezzi negoziati con le assicurazioni sanitarie.
Va detto tuttavia che la misura non sembra suscitare grandi entusiasmi. Per la Farmindustria tedesca, la Bpi, il meccanismo degli sconti confidenziali scatterà soltanto per alcuni farmaci e comporterà per le aziende farmaceutiche costi aggiuntivi. Per la Gkv, l’Associazione nazionale delle casse malattia, la nuova norma costerà al sistema sanitario molti miliardi di euro: la segretezza degli sconti, è la considerazione, daranno alle aziende farmaceutiche la possibilità di fissare prezzi non trasparenti che faranno aumentare i costi e la burocrazia.
Secondo il ministro della Sanità Karl Lauterbach, invece, la legge «rafforza la ricerca e la produzione di nuovi farmaci e dispositivi medici» e garantisce «procedure rapide, affidabili e non burocratiche». Questo offrirà ai ricercatori e alle aziende la sicurezza della pianificazione. «E avvantaggia direttamente i pazienti in Germania che possono beneficiare di nuove terapie».