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Verso ok a vaccinazione covid in farmacie tedesche, ma c’è il nodo formazione

10 Dicembre 2021

Dovrebbe essere approvata oggi da Bundestag e Bundesrat, le due camere federali tedesche, la legge che autorizza anche le farmacie del territorio a vaccinare contro covid. Il provvedimento fa parte delle misure che la nuova maggioranza di governo sta mettendo in campo con l’obiettivo di incrementare il tasso delle somministrazioni e fronteggiare la quarta ondata pandemica, in Germania molto più forte che in Italia. Come riferisce la stampa tedesca, tuttavia, il disegno di legge presenta alcuni passaggi che i farmacisti vorrebbero rivedere.

Le perplessità principali, in particolare, si appuntano sulla formazione: il testo affiderebbe all’Ordine federale dei farmacisti (Bak) il compito di approntare un programma formativo in collaborazione con l’Ordine federale dei medici (Bäk), ma l’Abda (l’associazione che riunisce sindacato e ordini) preferirebbe fare da sola. «Abbiamo inviato un parere» ha detto la presidente dell’Abda, Gabriele Regina Overwiening «siamo curiosi di vedere come verrà accolto».

Il disegno di legge dovrebbe autorizzare i farmacisti che già vaccinano contro l’influenza (al momento soltanto in pochi Lander, per la verità) a somministrare fin da subito anche i vaccini covid, per quelli che invece devono passare dalla formazione che verrà si prospettano tempi lunghi: la stima di Overwiening, riferisce la rivista Apotheke Ad Hoc, è che il grosso delle farmacie non comincerà a vaccinare prima di febbraio, ma per Mathias Arnold, presidente dell’Abda della Sassonia-Anhalt, anche i farmacisti già addestrati alla vaccinazione contro l’influenza non potranno iniziare prima di gennaio, perché occorre conoscere i requisiti strutturali richiesti alle farmacie.

Un sondaggio condotto nei giorni scorsi dall’Abda, in ogni caso, rivela che tra gli associati c’è grande attesa per l’approvazione della legge: in sintesi, una farmacia su due vuole partecipare alla campagna vaccinale contro covid e vorrebbe farlo il prima possibile. Anche se non mancano le perplessità: per Stefan Fink, giornalista della Thüringer Allgemeine, le farmacie sono già sommerse di lavoro e quindi potranno vaccinare contro covid soltanto gli esercizi forniti di personale adeguato.

Ma sarà determinante anche la remunerazione, che dovrà essere proporzionata allo sforzo. L’Abda ha già fatto sapere che si aspetta compensi allineati a quelli dei medici, ossia 28 euro a vaccinazione, ma al momento non ci sono certezze. E poi c’è il fatto che i medici stanno vaccinando con il piede sull’acceleratore: 756mila vaccinazioni soltanto martedì scorso, il 14% in più sul martedì precedente quando si era toccato il record della campagna. Il rischio non è soltanto che ai farmacisti rimangano pochi pazienti da vaccinare, ma che scarseggino anche i vaccini.