C’è qualche gene di farmacista nel dna di Elisabeth Borne, la donna scelta dal rieletto presidente Macron per formare il nuovo Governo francese. Nata nel 1961 a Parigi, una laurea al Politecnico e quindi un diploma alla Scuola ponti e strade (l’istituto superiore d’ingegneria più antico al mondo), Borne ha per madre una farmacista del Calvados, che assieme al padre, combattente della Resistenza francese nella II Guerra Mondiale, ha fondato e gestito per diversi anni un’azienda farmaceutica nella regione parigina.
Il suo nome, riferisce la stampa francese, circolava già da qualche settimana. Elisabeth Borne, d’altronde è tutt’altro che sconosciuta al mondo della politica: ministro del lavoro dal 2020 nell’uscente governo Castex, è stata ministro della Transizione ecologica nel 2019 e due anni prima ministro dei Trasporti nel governo Philippe.
Borne ha iniziato la sua carriera all’inizio degli anni ’90 come consulente del ministero dell’Educazione sotto Lionel Jospin prima e Jack Lang dopo, quindi nel 2002 è stata nominata alla direzione strategica della Sncf, le Ferrovie francesi. Dal 2008 al 2013 è stata direttore generale per l’Urbanizzazione al comune di Parigi, quindi nel 2013 è diventata la prima donna a rivestire l’incarico di prefetto, nel Poitou-Charentes.