Public Health England, l’agenzia del Nhs per le strategie sanitarie pubbliche, sta rivedendo il proprio no alla dispensazione dei test rapidi antigenici nelle farmacie del territorio. Lo riferisce un articolo del Pharmaceutical Journal che annuncia il prossimo avvio di una sperimentazione pilota nel West Yorkshire, dovei farmacisti saranno autorizzati a dispensare i tamponi per lo screening dell’antigene covid-19. L’obiettivo del progetto, ha affermato Jill Loader, vicedirettore con delega per la farmacia del servizio sanitario inglese, è quello di promuovere una campagna su larga scala facendo perno sul «rapporto di fiducia» che lega i clienti al personale della farmacia e della farmacia. «Il nostro intento» ha detto Loader in particolare «è quello di portare i test sotto le case degli assistiti».
La sperimentazione, in particolare, cercherà di raggiungere quella parte di popolazione che non richiede il test a domicilio oppure non si rivolge ai centri vaccinali regionali. Quanto alla sicurezza, ha continuato Loader, «non vogliamo che i sintomatici vadano in farmacia. I farmacisti non effettueranno i test né sarà chiesto loro di registrare i risultati».
Attualmente il Nhs sconsiglia alle farmacie di effettuare tanto i tamponi antigenici quanto i test sierologici. Tale orientamento è codificato dalle linee guida emanate nello scorso maggio, ma il recente annuncio di Boots secondo il quale nelle prossime settimane le sue farmacie dispenseranno il test antigenico ha convinto il servizio sanitario a rivedere la propria posizione.