Ora è nero su bianco: gli Stati Uniti si ritirano dall’Organizzazione mondiale della sanità, nella quale erano entrati il 21 giugno 1948. A ufficializzarlo una lettera inviata l’altro ieri dall’amministrazione Trump all’Onu: secondo quanto prevedono i regolamenti occorre un anno di preavviso per lasciare l’Oms, dunque gli Usa usciranno formalmente dall’Organizzazione il 6 luglio del 2021. Nel frattempo dovranno onorare tutti gli impegni per l’anno in corso, economici compresi. E dato che il 3 novembre ci saranno le elezioni presidenziali, con Trump messo al momento piuttosto male nei sondaggi, non sono esclusi eventuali ripensamenti. «Gli Stati Uniti si uniranno di nuovo all’Oms nel primo giorno della mia presidenza» ha subito commentato Joe Biden, candidato democratico alla Casa Bianca.
Critiche anche dal portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian, che in una conferenza stampa ha esortato gli Stati Uniti ad adempiere ai propri obblighi internazionali. Il ritiro degli Usa dall’Oms, dice, «mina gli sforzi internazionali» contro la pandemia e colpisce i Paesi in via di sviluppo, che hanno «un disperato bisogno di sostegno internazionale».