Per capire come agganciare farmacia dei servizi e medici di famiglia può essere utile fare un salto nel South Tyneside, nord-est dell’Inghilterra. In questo piccolo pezzo di Britannia, infatti, sta per partire un servizio che consentirà alle segreterie degli studi medici di prenotare via web un consulto in farmacia per conto del paziente. La novità si inquadra nel “Minor ailment scheme”, il protocollo sottoscritto dalle autorità sanitarie locali che delega ai farmacisti del territorio la gestione autonoma dei piccoli disturbi (e nell’ambito del quale le farmacie percepiscono 13 sterline – un po’ più di 15 euro – per ogni consultazione). In sintesi una sorta di Cup al contrario, in cui sono i generalisti a prenotare prestazioni in farmacia.
Il servizio, come spiega un articolo del Pharmaceutical Journal, è attivo in realtà dall’ottobre del 2018 ma finora è stato gestito per via analogica: quando un paziente si presenta nello studio del medico con i sintomi tipici di un disturbo minore, la segreteria contatta telefonicamente la prima farmacia disponibile e prenota una visita. Al momento, riferisce il giornale, non ci sono dati sul numero di consulti commissionati dai dieci studi medici della contea alle 30 farmacie del territorio, che hanno messo a disposizione in un anno circa 8mila appuntamenti.
Sami Hanna, responsabile comunicazione del Local pharmaceutical committee (l’equivalente del servizio farmaceutico delle nostre Asl), ha comunque ammesso che il sistema di prenotazioni è farraginoso, ed è per tale motivo che si sta lavorando per digitalizzarlo. Le segreterie degli studi di mg, in sostanza, potranno effettuare la prenotazione direttamente sull’agenda della farmacia, verificando orari e disponibilità in tempo reale. «I numeri continuano a crescere anche se ancora non hanno raggiunto i livelli che ci eravamo fissati» ha detto Hanna «con la prenotazione elettronica dovrebbero aumentare a un ritmo più sostenuto».