Secondo il Pharmaceutical Journal, nel dicembre scorso le farmacie del territorio inglesi hanno dispensato quasi tredicimila farmaci sotto l’egida di uno degli otto protocolli Ssp (Serious shortage protocol) approvati nello stesso mese dal Servizio sanitario per consentire la sostituzione d’urgenza in caso di carenza del medicinale prescritto. Prima di dicembre, ricorda la rivista, il picco più elevato era sttao raggiunto nel marzo 2021, quando le farmacie avevano distribuito in regime di Ssp poco più di 6.500 farmaci.
I protocolli approvati nello scorso dicembre sono stati adottati in seguito a carenze di diversi antibiotici causate da un aumento improvviso della domanda, a sua volta dovuta a un grosso focolaio di infezioni da streptococco nella popolazione pediatrica. In base agli otto Ssp autorizzati, i farmacisti potevano dispensare fornire dosaggi o formulazioni alternative.
I dati, che il Pharmaceutical Journal ha ricevuto dalla Nhs Business Services Authority, dicono che tra i 12.858 articoli dispensati questo dicembre sotto l’egida di un Ssp il 98% erano antibiotici, Altri 12.259 farmaci articoli sono stati erogati a gennaio, sempre sotto protocollo Ssp.
Questo strumento, ricorda peraltro la rivista inglese, non è molto amato dai farmacisti che lo descrivono come «complesso e dispendioso in termini di tempo», La loro richiesta, piuttosto, è quella di usufruire di un’autorizzazione che permetta loro di modificare «quantità, concentrazione o dosaggio» di un medicinale prescritto senza la precedente approvazione di un protocollo.
«Anche se la dispensazione con Ssp è aumentato tra la fine del 2022 e l’inizo del 2023» ha commentato Gordon Hockey, direttore legale di Community Pharmacy England «i numeri forniti dal Nhs sembrano ancora relativamente bassi visto che le ricette emesse per queste formulazioni sono di solito ben maggiori».
In effetti, per il dirigente dell’associazione di categoria è probabile che molti medici abbiano orientato le loro prescrizioni verso altri medicinali non appena hanno cominciato a farsi sentire le prime carenze, ma ha anche inciso la complessità delle regole relative alla dispensazione Ssp. Senza contare, ha aggiunto Hockey, che il compenso per la farmacia è rimasto fermo alle 5,35 sterline del 2019, a fronte di una burocrazia che mette in difficoltà molti farmacisti. «La maggior parte delle dispensazioni con Ssp chiama in causa una sostituzione del farmaco prescritto, per un carico di lavoro che è sproporzionato rispetto al compenso».
