Una quarantina di farmacie delle contee di Essex e Suffolk, nell’Inghilterra orientale, ha somministrato oltre ottomila vaccini contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv) nei primi due mesi della sperimentazione lanciata dal Servizio sanitario nazionale (Nhs). Il programma pilota è partito il 1° settembre scorso con l’obiettivo di immunizzare le persone tra i 75 e i 79 anni e le donne in gravidanza a partire dalla 28ª settimana. Da ottobre, le farmacie dell’Inghilterra orientale sono state coinvolte nella somministrazione dei vaccini attraverso il Pathfinder Service. Secondo Nhs England, sono attualmente 37 le farmacie delle due contee coinvolte nel progetto, con un totale di 8.187 vaccini somministrati tra ottobre e novembre 2024.
Sarah Cavanagh, farmacista esperta in sanità pubblica presso Nhs England – East of England, ha dichiarato al Pharmaceutical Journal che l’adesione da parte dei pazienti è stata elevata, «perché in farmacia prenotare scegliendo l’orario più comodo per loro». Cavanagh ha spiegato che i pazienti sono stati invitati tramite lettere e messaggi di testo a prenotare il vaccino. Inoltre, molte farmacie hanno pubblicizzato il servizio attraverso poster e locandine affissi nelle farmacie.
«Anche i medici di base offrono il vaccino, ma molti di questi pazienti hanno tra i 75 e gli 80 anni. Non sono malati e quindi non frequentano regolarmente il medico di base. Tuttavia, potrebbero avere una patologia cronica e rivolgersi comunque alla farmacia, oppure ci vanno semplicemente per acquistare un dentifricio», ha aggiunto. Cavanagh ha inoltre osservato che i segnali iniziali suggeriscono una stagione Rsv meno grave rispetto agli anni precedenti, forse proprio grazie al vaccino.
L’Nhs sta valutando l’estensione del progetto pilota ad altre aree, mentre i dati a livello nazionale mostrano risultati promettenti: al 28 novembre, sono state somministrate 1,1 milioni di dosi in tutto il sistema sanitario inglese. Steve Russell, direttore nazionale per le vaccinazioni e lo screening presso Nhs England, ha commentato: «È una testimonianza dell’impegno del servizio sanitario pubblico il fatto che oltre un milione di vaccini Rsv siano stati somministrati a chi ne aveva bisogno. È fondamentale che tutti gli aventi diritto accettino l’offerta di vaccinazione il prima possibile per evitare un’epidemie concomitanti di RSV, covid e influenza».
Una recente analisi condotta da Uk Health Security Agency, Imperial College London e Oxford Population Health ha rivelato che le infezioni da Rsv portano a circa 640mila prescrizioni di antibiotici all’anno. Il programma di vaccinazione, riducendo i contagi da Rsv, potrebbe contribuire a diminuire la prescrizione di antibiotici e, di conseguenza, il rischio di resistenza antimicrobica.