estero

Inghilterra, a causa della crisi farmacie riducono orari di apertura

8 Marzo 2024

In Inghilterra più di un quinto delle farmacie del territorio ha ridotto nell’ultimo anno gli orari di apertura, secondo un’analisi effettuata dal Pharmaceutical Journal su dati della Nhs Business services authority. Le rilevazioni, condotte a cadenza trimestrale, dicono che 2.381 su 10.696 farmacie (ossia il 22%) hanno ridotto i loro orari di apertura tra dicembre 2022 e lo stesso mese del 2023. La contrazione, tra gli esercizi che hanno limitato il servizio, ammonta in media a 10,5 ore in meno alla settimana.

In Inghilterra, ricorda la rivista, le farmacie sono tenute in genere ad aprire per almeno 40 ore settimanali, a meno che non abbiano un’esenzione specifica da parte del Nhs, ma sono consentite aperture più ampie su base volontaria. La scelta più comune, tra le farmacie che nel 2023 hanno ridotto l’orario, è stata quella di tagliare tra le due e le quattro ore a settimana, una decisione adottata complessivamente da 490 esercizi. Altre 263 farmacie, invece, hanno ridotto l’orario per non più di due ore a settimana, mentre 19 hanno ristretto l’apertura di oltre 32 ore.

L’analisi del Pharmaceutical Journal rivela anche che è calato significativamente il numero delle farmacie cosiddette “out-of-hours”, cioè con orario prolungato, aperte per più di 100 ore alla settimana: a dicembre 2022 erano 942, un anno dopo sono scese a 197, il 79% in meno.

Sarah Holmes, direttore medico dell’organizzazione benefica Marie Curie, ha affermato che la diminuzione delle farmacie out of hours causa «forte preoccupazione». L’accesso ai farmaci palliativi nelle ore notturne, ha osservato, rischia di diventare ancora più complicato e oneroso in termini di tempo.

Secondo la normativa vigente, le farmacie con contratto di 100 ore dovrebbero rimanere aperte (in aggiunta all’orario minimo) dalle 17 alle 21 dal lunedì al sabato e dalle 11 alle 16 la domenica. Secondo Louise Ansari, amministratore delegato di Healthwatch England, un’associazione di pazienti, si registrano crescenti difficoltà nell’accesso ai medicinali a causa delle farmacie che chiudono definitivamente oppure riducono gli orari di apertura. «Siamo preoccupati in particolare per il calo delle farmacie “out of hours”, che consentono agli adulti in età lavorativa di procurarsi comodamente medicinali per sé e per i loro familiari che necessitano di farmaci urgenti».

Community pharmacy england (il comitato che rappresenta le farmacie nelle negoziazioni con il Nhs) ha confermato al Pharmaceutcal Journal il calo delle farmacie aperte 100 ore e la contrazione degli orari di apertura delle farmacie con contratto da 40 ore.

Gordon Hockey, direttore legale del Cpe, che ricordato che «Tutti i titolari si trovano ad affrontare sfide finanziarie e operative significative, che non lasciano altra scelta se non quella di prendere decisioni difficili per far andare avanti le loro attività. La riduzione degli orari di apertura sono una conseguenza spiacevole ma necessaria della continua stretta finanziaria sul settore».