A partire da ottobre le farmacie inglesi riceveranno fino a 833 sterline al mese (circa 940 euro) come finanziamento per attrezzarsi ai nuovi compiti che il contratto quinquennale con il servizio sanitario assegna loro. E’ quanto prevede la griglia concordata nei giorni scorsi dal Dipartimento della sanità e dal Psnc, il comitato che rappresenta le farmacie (catene e indipendenti) nei rinnovi contrattuali con la sanità pubblica. Il finanziamento, in particolare, servirà a coprire i costi tecnologici sostenuti dalle farmacie per adeguarsi al sistema europeo di targatura dei medicinali (datamatrix) e quelli che deriveranno dall’integrazione delle stesse farmacie nelle reti di assistenza primaria.
I fondi verranno erogati in misura proporzionale ai volumi della dispensazione in regime convenzionato: 100 sterline alle farmacie che erogano fino a 2.500 pezzi al mese, 700 sterline a quelle che dispensano fino a 5mila pezzi, 780 sterline agli esercizi che erogano fino a 19.167 pezzi, 833 sterline a chi va oltre. Gli importi riguardano l’esercizio finanziario in corso, la ripartizione del finanziamento per il biennio 2020/2021 è ancora in fase di negoziazione. «Questi fondi» ha dichiarato Simon Dukes, amministratore delegato del Psnc «riconoscono il lavoro che tutte le farmacie dovranno intraprendere per proporre i nuovi servizi pattuiti nel contratto». Le risorse che li finanziano arrivano dalla cancellazione del servizio Mur, che verrà abrogato dal 2021, e dall’eliminazione dell’indennità di stabilimento, con cui il Nhs contribuiva ai costi di apertura delle nuove farmacie.