Dall’Inghilterra arriva un altro segnale di quanto sia importante sostenere la farmacia dei servizi con un’adeguata e massiccia comunicazione al pubblico. Un sondaggio commissionato dalla National Pharmacy Association (Npa) su Pharmacy First rivela che il servizio è ancora poco noto tra i pazienti, nonostante prometta vantaggi importanti in termini di accessibilità e semplificazione.
L’indagine, condotta tra il 21 e il 24 ottobre su un campione di 2.052 adulti, ha rivelato che il 36% delle persone non conosce l’esistenza di Pharmacy First: attivo da gennaio, consente alle farmacie di trattare sette comuni disturbi (infezioni dell’orecchio, impetigine, fuoco di Sant’Antonio, sinusite, mal di gola, punture d’insetti infette e infezioni non complicate del tratto urinario. Tuttavia, circa un quinto degli intervistati crede erroneamente che condizioni come queste possano essere trattate esclusivamente dal proprio medico di famiglia.
La mancanza di una campagna di comunicazione incisiva è stata sottolineata dai rappresentanti delle farmacie, i quali ritengono anche che i medici di base non promuovano attivamente l’utilizzo di questo servizio da parte dei pazienti. Le farmacie potrebbero rappresentare una valida alternativa per il trattamento di piccoli disturbi, sgravando così il sistema sanitario nazionale e permettendo un intervento rapido e spesso più conveniente.
Il sondaggio ha anche evidenziato diverse convinzioni errate su alcune patologie e i loro trattamenti: quasi un quarto (22%) dei pazienti crede erroneamente che tutti i mal di gola possano essere trattati con antibiotici, nonostante questi siano inefficaci contro infezioni virali; il 40% pensa, in modo errato, che il vaccino antinfluenzale possa causare l’influenza; un terzo degli intervistati (32%) crede che tutte le infezioni urinarie si risolvano spontaneamente, anche se la maggior parte delle donne necessita di cure mediche per evitare complicanze come la sepsi; infine, l’11% crede che il piede d’atleta possa essere trattato con antibiotici, un errore poiché si tratta di un’infezione fungina e non batterica.
Secondo la Npa, nel corso dell’ultimo anno il 55% dei lavoratori ha perso almeno un giorno di lavoro a causa di raffreddori, tosse e altri disturbi minori. In particolare, il 31% ha perso da uno a sei giorni, il 15% ha perso una settimana, il 12% due settimane e il 3% tre settimane di lavoro. La Npa invita pertanto i pazienti a rivolgersi alla farmacia di comunità per il trattamento di questi disturbi, al fine di evitare giorni di assenza non necessari, ridurre i costi per il sistema sanitario e migliorare la qualità delle cure.
Il sondaggio rientra nella campagna “Ask Your Pharmacist Week”, promossa dalla Npa e da Nhs England, che mira a sfatare miti comuni sulle patologie minori e a incentivare i pazienti a rivolgersi alle farmacie. Quest’anno la campagna ha il tema “assistenza sanitaria professionale e conveniente dal team della farmacia locale” e si protrarrà fino all’11 novembre.
Tra i servizi del Nhs che potrebbero indirizzare i pazienti verso il farmacista, Nhs 111 gioca un ruolo chiave: si tratta di un numero di assistenza telefonica attivo 24/7, che fornisce consigli su questioni di salute non urgenti e indirizza i pazienti verso il servizio più appropriato, compreso Pharmacy First. Tuttavia, scrive la rivista Chemist&Druggist, il network delle farmacie ha perso quest’anno oltre 115 milioni di sterline di mancate prestazioni a causa di pazienti indirizzati informalmente al medico di base da Nhs 111 anziché verso Pharmacy First.