Continuano ad arrivare dati contraddittori da Pharmacy First, il servizio del Nhs inglese che dallo scorso febbraio ha delegato alle farmacie del territorio il primo trattamento in sette patologie di bassa complessità, tra le quali emicrania, mal di gola e cistite. Secondo un articolo pubblicato ieri dal Pharmaceutical Journal, è l’ultimo aggiornamento, i pazienti che fino a oggi sono stati indirizzati in farmacia dai loro medici di famiglia sono meno del 5% del totale. Il dato emerge dal sondaggio Gp Patient Survey 2024, pubblicato dal Nhs la settimana scorsa: alla domanda «Come ha gestito la sua richiesta il medico di famiglia?» in relazione all’ultimo contatto avuto con il curante, solo il 4,7% degli oltre 600mila intervistati ha risposto dicendo di essere stato invitato ad andare in farmacia. La maggior parte del campione (70,8%) ha affermato di avere «prenotato un appuntamento» con il proprio medico di famiglia, mentre il 20,3% ha detto che gli sono stati «prescritti farmaci».
Alla domanda «Come descriveresti la tua esperienza con i servizi farmaceutici del Nhs», inclusi la spedizione delle ricette, la vaccinazione e il controllo della pressione sanguigna, la maggior parte degli intervistati (86,8%) ha risposto con una valutazione «buona» mentre l’1,4% ha valutato la propria esperienza «molto scarsa». Invece, alla domanda se avessero fatto qualcosa prima di contattare il proprio medico di famiglia, ha risposto «Sono andato in farmacia» il 14,1% degli intervistati.
Ai partecipanti, infine, è stato chiesto quali servizi avessero utilizzato in farmacia negli ultimi 12 mesi: l’1,4% ha risposto dicendo di avere chiesto «contraccettivi senza prescrizione medica», il 2,7% «per verificare la terapia farmacologica o altro supporto, la maggioranza (75,8%) per «presentare una ricetta».
«C’è ancora un margine di miglioramento significativo per far cresce la quota dei pazienti inviati in farmacia tramite Pharmacy First» ha commentato Alastair Buxton, direttore dei servizi Nhs di Community Pharmacy England «il servizio può contribuire ad alleviare la pressione sugli ambulatori generali solo se indirizzano i pazienti idonei alle farmacie e continuiamo a incoraggiare tutti gli ambulatori a impegnarsi».
