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Inghilterra, il governo punta ad ampliare Pharmacy First

9 Gennaio 2025

Il governo ha annunciato un rafforzamento di approcci Pharmacy First, il serrvizio che delega alle farmacie del territorio la gestione delle patologie di minore compelssità dell’area orecchie, naso e gola (Ent: Ear, Nose and Throat), nell’ambito di un piano mirato a ridurre le liste d’attesa del Servizio sanitario inglese (NHS England).

Il piano, intitolato Reforming Elective Care for Patients, pubblicato dal Dipartimento della Salute e dell’Assistenza Sociale e da Nhs England il 6 gennaio scorso, prevede lo spostamento della gestione di alcune cure dagli ospedali al territorio. Tra le misure previste figurano il coinvolgimento di ospedali privati per smaltire gli arretrati e un ampliamento delle strutture sanitarie sul territorio (centri diagnostici, hub chirurgici) con possibilità d’invio diretto da parte dei medici di base.

Obiettivi ambiziosi per ridurre le attese

Le linee guida dell’Nhs stabiliscono che dalla presa in carico del paziente all’inizio del trattamento non dovrebbero intercorrere più di 18 settimane. Tuttavia, a ottobre, 6,3 milioni di persone erano in attesa di un appuntamento, un intervento o una prestazione, con oltre il 40% che superava il limite delle 18 settimane.

Il piano prevede che, entro un anno, il 65% dei pazienti in attesa di trattamenti elettivi venga preso in carico entro 18 settimane, con un incremento di questa percentuale al 92% entro il 2029. Particolare attenzione sarà rivolta a cinque aree terapeutiche sotto particolare pressione, Ent inclusa, per le quali il 30% circa dei casi attualmente trattati in ospedale potrebbe essere gestito in ambito territoriale. Secondo il piano, si mira a potenziare l’offerta di servizi non chirurgici sul territorio, «massimizzando gli approcci Pharmacy First e sviluppando modelli clinici integrati per pazienti con problematiche auricolari o riniti».

Case study: successo limitato dal budget

Tra gli esempi inclusi nel documento, spicca un programma di assistenza uditiva gestito da farmacie dell’area londinese. In 20 esercizi sono stati offerti servizi di otoscopia digitale, rimozione del cerume e controlli dell’udito. Circa il 70% dei pazienti ha completato il trattamento all’interno del programma e solo il 3% è stato successivamente inviato al livello di cura secondario.

Nonostante i risultati promettenti, il servizio è stato interrotto nel 2024 a causa della mancanza di finanziamenti da parte del South West London Integrated Care Board.

Reazioni del settore

Malcolm Harrison, amministratore delegato della Company Chemists’ Association (CCA), ha dichiarato: «Sosteniamo pienamente un approccio Pharmacy First per i servizi Ent. Questo modello ha dimostrato di essere efficace in breve tempo, e la sua estensione a nuove condizioni consentirà a un numero ancora maggiore di pazienti di beneficiarne».

Alastair Buxton, direttore dei servizi Nhs presso Community Pharmacy England (CPE), ha aggiunto: «Siamo favorevoli all’ampliamento del servizio Pharmacy First, ma qualsiasi cambiamento deve essere discusso nell’ambito del Community Pharmacy Contractual Framework (Cpcf, quadro contrattuale per le farmacie del territorio) e abbiamo ribadito che l’espansione deve essere accompagnata da un adeguato sostegno finanziario».

Anche Gareth Jones, direttore degli affari aziendali della National Pharmacy Association, ha accolto positivamente il piano, pur sottolineando la necessità di maggiori dettagli. «La promessa di massimizzare un approccio Pharmacy First è positiva, ma richiede una maggiore chiarezza sulle modalità pratiche di attuazione».

Da un recente report della Cca, è emerso che quasi un terzo delle consulenze Pharmacy First effettuate nel primo mese dall’avvio del servizio ha avuto luogo nelle aree più svantaggiate dell’Inghilterra. Come scrive il Pharmaceutical Journal, ciò dimostra che Pharmacy First può non solo ridurre le liste d’attesa, ma anche contribuire a colmare le disuguaglianze nell’accesso alle cure.