«Scioccante». E’ l’aggettivo utilizzato dalla Royal pharmaceutical society (l’equivalente inglese dell’ordine dei farmacisti) per esprimere lo sconcerto suscitato dalla notizia che anche quest’anno i farmacisti del territorio di Inghilterra e Galles non avranno diritto alla vaccinazione antinfluenzale gratuita. E’ l’effetto delle disposizioni emanate dal Nhs, il servizio sanitario inglese, sul personale sanitario che nella stagione 2021-2022 avrà diritto all’immunizzazione perché a diretto contatto con il pubblico: nell’elenco non sono ricompresi i farmacisti che operano nelle farmacie del territorio e i medici che lavorano negli ambulatori delle cure primarie, ai quali dovrà essere il loro datore di lavoro a offrire il vaccino.
Stesso discorso in Galles: il servizio sanitario, affermano le linee guida, dovrebbe sottoporre a vaccinazione il proprio personale coinvolto nell’assistenza diretta ai pazienti; spetta a farmacie del territorio e ambulatori medici, invece, vaccinare il proprio staff «nell’ambito delle responsabilità connesse al servizio». Orientamento diverso invece in Scozia, dove il Nhs offrirà la vaccinazione gratuita a tutti i farmacisti e i medici delle cure primarie.
Per la Royal pharmaceutical society è preoccupante che «nonostante il ruolo cruciale recitato dai farmacisti nella pandemia, non venga loro offerto il vaccino antinfluenzale gratuito per proteggere se stessi e il pubblico». Alastair Buxton, direttore dell’area servizi farmaceutici del Pharmaceutical services negotiating committee (Psnc, il comitato che negozia per conto delle farmacie i contratti con il Nhs), ha ricordato al Pharmaceutical Journal che «negli ultimi tre anni abbiamo sempre chiesto che il personale delle farmacie venga vaccinato nell’ambito delle campagne pubbliche».
Dal canto suo, il governo gallese ha ricordato che il vaccino antinfluenzale è concesso a titolo gratuito a chiunque appartenga a un gruppo a rischio o abbia più di 50 anni. «La vaccinazione del personale della farmacia che non fa parte di questi gruppi è responsabilità del datore di lavoro e rientra negli obblighi relativi alla salute sul luogo di lavoro. Ci sono molti vantaggi nel garantire che il personale della farmacia sia protetto dagli effetti dell’influenza stagionale».