Le statine ad alto dosaggio potrebbero essere presto dispensate dalle farmacie inglesi senza ricetta medica. Lo ha annunciato Simon Stevens, amministratore delegato di Nhs England, intervenendo all’Health and Care Innovation Expo a Manchester: secondo quanto riferisce un articolo del Pharmaceutical Journal, Stevens avrebbe chiesto ai funzionari del servizio sanitario di collaborare con la Mhra (l’Aifa britannica) «per valutare se c’è la possibilità di spostare nel setting della farmacia la dispensazione ad alte dosi di statine e altri trattamenti appropriati». L’obiettivo, in sostanza, sarebbe quello di consentire la dispensazione senza ricetta di atorvastatina e altre molecole della stessa classe.
Secondo il Nhs, in particolare, una scelta di questo genere potrebbe prevenire migliaia di morti più. Paul Wright, dirigente farmacista del servizio sanitario, ritiene che la proposta sia «potenzialmente una grande iniziativa» per agevolare l’accesso al farmaco a vantaggio di persone che altrimenti potrebbero non entrare in contatto con gli operatori sanitari. «Non va però dimenticato» ha aggiunto «che oltre all’assunzione di statine non vanno sottovalutati i benefici di uno stile di vita sano, compresi consigli dietetici, gestione del peso corporeo, cessazione del fumo, consumo adeguato di alcol ed esercizio fisico».
Nel Regno Unito era già stata messa in commercio una versione Otc della simvastatina, dosaggio 10 mg, ma venne ritirata nel 2010 per insufficiente domanda da parte del pubblico. «Una delle barriere che complicano ogni strategia di prevenzione primaria» osserva ancora Wright «riguarda l’individuazione dei soggetti a rischio: si tratta spesso di individui che appaiono forma e potrebbero sentire il bisogno di assumere un farmaco in autocura».
«I farmacisti sono professionisti della salute altamente qualificati e molto apprezzati dai pazienti» ha detto Stevens a Manchester «poiché il SSN finanzierà le farmacie del territorio per esami e screening, è legittimo chiedersi se vada allargato il novero dei farmaci ai quali i pazienti possono accedere comodamente e sotto casa». Nhs England stima che oggi fino a due terzi delle persone maggiormente a rischio di infarto e ictus non assumono statine.
