In Inghilterra la campagna di vaccinazioni contro covid è già partita da una settimana circa e da 3-4 giorni sono cominciate le somministrazioni nei siti allestiti dalle reti locali delle cure primarie. In tali strutture, nell’ambito di una collaborazione professionale che in Italia fa fatica ad attecchire, hanno cominciato a prestare la propria opera anche i farmacisti del territorio, che lavorano inquadrati in team vaccinali assieme alle altre figure dell’assistenza primaria.
L’altro ieri a Sheffield, riporta in particolare la newsletter del Psnc, il Comitato che rappresenta le farmacie nelle negoziazioni contrattuali con il Nhs, c’è stata la prima somministrazione da parte di un farmacista del territorio, Garry Myers: titolare di farmacia e rappresentante regionale del Psnc, Myers si è detto felice di «avere cominciato a vaccinare con i miei colleghi delle cure primarie e della medicina generale: diamo un contributo alla profilassi dei pazienti più vulnerabili».
Oltre a collaborare per la somministrazione dei vaccini, i farmacisti del territorio sono stati anche coinvolti nella stesura dei protocolli locali (Psd, Patient specific directions) per la vaccinazione. In questa attività, in particolare, hanno prestato la propria opera i farmacisti abilitati alla prescrizione: «E’ un ottimo esempio di ciò che le farmacie del territorio possono fare per venire in aiuto del Servizio sanitario» ha dichiarato Sunil Kochhar, farmacista titolare «ho avuto il piacere di essere il primo farmacista prescrittore a scrivere un Psd perché l’ospedale dove siamo stati chiamati a vaccinare non aveva un protocollo».
Intanto, riferisce ancora il Psnc, sono già diverse centinaia i prioprietari di farmacie e catene che hanno inviato al Nhs la loro canddiatura per mettere in piedi un centro vaccinale. «È fantastico vedere i farmacisti del territorio che già vaccinano e i proprietari di farmacia che si fanno avanti per organizzare un sito di somministrazione» commenta Alastair Buxton, direttore servizi sanitari del Psnc «dimostra che il comparto vuole dare il suo contributo al recupero del Paese dalla pandemia».