A un anno dal lancio del servizio Pharmacy First, che delega alle farmacie inglesi la presa in carico di sette patologie a bassa complessità, emergono dati preoccupanti riguardo all’effettivo utilizzo dei fondi stanziati. Nel biennio 2024/2025, scrive il Pharmaceutical Journal, il governo aveva previsto un investimento di 645 milioni di sterline (circa 745 milioni di euro) per ampliare i servizi clinici delle farmacie comunitarie tra i quali Pharmacy First, il servizio di contraccezione del Nhs e il monitoraggio dell’ipertensione. Tuttavia, al 26 novembre 2024, di tale somma risultavano spesi solo 82 milioni di sterline (circa 95 milioni di euro).
A riferire di questo significativo sottoutilizzo dei fondi è stato Stephen Kinnock, ministro della Salute, in risposta a un’interrogazione parlamentare presentata l’11 marzo scorso da Sarah Olney, deputata dei Liberal Democratici per Richmond Park. Nick Kaye, presidente della National pharmacy association (Npa), ha definito questa situazione «scioccante, dato che solo una piccola percentuale dei fondi destinati al programma è stata effettivamente erogata alle farmacie comunitarie». Kaye ha attribuito questa situazione anche al fatto che troppo spesso i pazienti vengono dirottati in modo informale alle farmacie per la presa in carico, piuttosto che attraverso i percorsi formalizzati, oltre che alla scarsa conoscenza di Pharmacy First da parte degli altri professionisti sanitari.
Un’analisi dei dati ha rivelato una notevole variabilità nel numero di invii dai medici di base: a Bristol, North Somerset e South Gloucestershire si registrano i numeri più elevati di pazienti inoltrati alle farmacie nell’ambito del servizio, con 939 invii ogni 100mila persone, North West London invece si distingue per il tasso peggiore, 65 “referral” ogni 100mila persone.
Tra febbraio e maggio 2024, dicono ancora i dati, circa 9.600 farmacie inglesi tra quelle che hanno aderito al servizio non hanno raggiunto la soglia di consultazioni necessaria per il compensio forfettario mensile previsto per Pharmacy Forst, mille sterline (circa 1.150 euro), da cui una perdita di 9,6 milioni di sterline (circa 11 milioni di euro) in finanziamenti non erogati. Anche nell’ultimo mese le farmacie hanno fatto fatica a fornire un numero sufficiente di consultazioni per soddisfare le soglie del servizio. E da questo mese, per essere pagate, le farmacie dovranno offrire, oltre a Pharmacy First, anche il servizio di contraccezione e il monitoraggio della pressione arteriosa.
Kaye ha esortato il governo a «chiarire urgentemente come i fondi restanti saranno comunque investiti nelle farmacie» e ha sottolineato la necessità di una maggiore chiarezza sul futuro del programma, dato che le farmacie attualmente non sanno se Pharmacy First continuerà oltre aprile 2025.