AI 97% dei farmacisti inglesi è capitato che un paziente rifiutasse il farmaco prescritto dal medico perché non poteva permetterselo a causa del costo o del ticket. Soltanto il 3% afferma di non aver mai registrato casi del genere, il 24% sostiene di averli visti spesso nella sua farmacia e il 35% ritiene che tali episodi siano in aumento. Sono i risultati del sondaggio condotto il mese scorso dalla Royal pharmaceutical society (Rps) e dalla Pharmacists’ defense association (Pda) cui hanno partecipato 1.288 farmacisti.
Secondo gli intervistati, in particolare, esistono alcune particolari categorie di farmaci che molti pazienti fanno fatica a permettersi, tra i quali antibiotici, antipertensivi, antidepressivi e steroidi. Per Tase Oputu, presidente dell’English pharmacy board della Rps, «con l’attuale crisi economica, i costi delle ricette rischiano di ampliare le disuguaglianze sanitarie in Inghilterra. Nessuno dovrebbe affrontare un ostacolo finanziario per accedere ai farmaci di cui ha bisogno per stare bene».
Nel maggio scorso, una ricerca del Pharmaceutical Journal, lka rivista della Royal pharmaceutical society, aveva rivelato che il numero dei farmaci con ricetta contrassegnati in farmacia con la dicitura “non dispensato” è cresciuto del 18,2% tra il 2021/2022 e il 2022/2023, quando inflazione e costo della vita sono esplosi.
«I pazienti inglesi» commenta Alison Jones, direttore politico della Pda «dovrebbero avere lo stesso accesso ai farmaci di quelli delle altre nazioni del Regno Unito, dove l’accessibilità economica delle prescrizioni per il paziente non è un fattore di diseguaglianze. I nostri associati fanno tutto il possibile per consigliare i pazienti sui programmi del Nhs che alleviano i costi delle ricette, ma il fatto è che alcuni pazienti non possono permettersi alcuna spesa». L’Inghilterra, ricorda il Pharmaceutical Journal, è l’unico Paese del Regno Unito che prevede ticket sulle ricette.