Diversi Paesi europei – Italia compresa – si interrogano su cosa fare dei vaccini per covid che stanno scadendo, ma intanto la Germania sta già ragionando sulla strategia da mettere in campo quest’autunno. Ne ha parlato ieri con la stampa il ministro della Salute, Karl Lauterbach, che ha prefigurato un piano imperniato su più vaccini, per contrastare le diverse varianti del virus: il bivalente per il ceppo originario Wuhan e per Omicron, che Moderna sta attualmente preparando; il vaccino adattato per Omicron che sta sviluppando BioNTech; infine il vaccino già utilizzato nella passata stagione contro Wuhan che si è dimostrato efficace pure contro Delta.
«Dobbiamo essere preparati a tutte le eventualità» ha detto Lauterbach, che secondo alcune fonti di stampa avrebbe stanziato 830 milioni di euro per l’acquisto del vaccino su cui sta lavorando Moderna. Per il Ministro, in particolare, la lezione della pandemia è di tenere sempre scorte sufficienti di vaccino. Quanto alla campagna autunnale, si sta ragionando su una quarta vaccinazione ma l’ultima parola spetta alla Stiko, la commissione nazionale sui vaccini. In ogni caso, Lauterbach vuole continuare ad appoggiarsi ai centri di vaccinazione per tenere alto il ritmo delle somministrazioni, anche se il costo di tali strutture graverà sul governo federale per 100 milioni di euro al mese. Nel prossimo autunno, ha detto ancora il Ministro, le farmacie potrebbero dare il loro contributo, ma non è ancora chiaro quanto saranno coinvolte.
Infine, Lauterbach ha anticipato gli argomenti che saranno discussi nel prossimo incontro dei ministri della Salute del G7: sul tavolo, la proposta di un “patto anti-pandemia” che renda gli Stati Ue meglio preparati in caso di un’altra emergenza sanitaria. Lauterbach è del parere che cambiamenti climatici e innalzamento delle temperature accresceranno il rischio di nuove pandemie.