Dopo avere dimostrato tutte le loro potenzialità contro covid, i vaccini a rna messaggero si candidano ora a un ruolo da protagonista nella lotta contro quindici degli agenti patogeni più pericolosi per la salute mondiale, almeno secondo i dati dell’Oms. L’annuncio arriva dall’azienda biotech americana Moderna, che ieri ha svelato i suoi programmi in materia di vaccini mrna: l’obiettivo, in particolare, è quello di accelerare la ricerca in modo che, nell’eventualità di una futura pandemia innescata da uno di questi virus, ci sarà soltanto da avviare gli studi clinici di fase 3 e quindi passare alla produzione.
E così, Spikevax a parte il portafoglio vaccini di Moderna include già candidati contro Hiv, Nipah e Zika. In più, sono in partenza progetti di ricerca su chikungunya, febbre emorragica Crimea-Congo, dengue, Ebola, malaria, malattia da virus di Marburg, febbre di Lassa, Mers, febbre della Rift Valley, febbre grave con sindrome da trombocitopenia e tubercolosi.
Moderna, inoltre, sta anche lavorando al concetto di “vaccino prototipo”, che consiste nell’utilizzare le prime versioni dei nuovi vaccini per adattarli e colpire altri virus correlati. Sarebbe così possibile sviluppare le “armi” per combattere la Malattia X, ossia la pandemia originata da un agente patogeno attualmente sconosciuto.
A tale scopo, secondo quanto riferisce in un articolo il Quotidien du pharmacien, Moderna sta anche lanciando un nuovo programma chiamato, mRNA Access, che consente ai ricercatori di utilizzare la tecnologia con rna messaggero dell’azienda per studiare nuovi vaccini contro malattie infettive emergenti o trascurate. «Ci impegniamo a utilizzare tutta la potenza della nostra piattaforma per il vaccino mrna con l’intento di combattere le malattie infettive più preoccupanti per la salute pubblica» commenta Stéphane Bancel, amministratore delegato di Moderna «e non vediamo l’ora di lavorare con partner globali per prevenire future pandemie e aiutare milioni di persone in tutto il mondo».