Oltre 107mila decessi per overdose in tutti gli Stati Uniti nel 2021, dopo i quasi 92mila dell’anno precedente e i 70mila del 2019. Per un totale di circa un milione di morti in 20 anni. Sono i numeri che arrivano dai Cdc (Centers for disease prevention and control) e che fotografano gli effetti del consumo quasi indiscriminato di oppiacei soggetti a prescrizione: nell’ultimo anno, dicono i numeri, più di 71mila decessi per overdose vanno addebitati a questi farmaci (come il fentanil), 80mila agli oppiacei in genere. Altri 13mila si devono alle sostanze naturali o semisintetiche come l’eroina, quasi 33mila alla metanfetamina e infine 25mila morti alla cocaina.
«Sempre più persone si drogano mescolando varie sostanze» osservano alla Dea, l’Agenzia americana per gli stupefacenti «e il fentanil, che è a buon mercato, viene spesso mescolato ad altri farmaci, anche all’insaputa di chi poi lo consuma». E’ anche frequente il caso di oppiacei sintetici mescolati ad antidolorifici contraffatti comprati su Internet.
Per gli esperti, i numeri in crescita risentono della pandemia da covid-19, che ha costretto all’isolamento e quindi all’emarginazione intere comunità. I decessi per overdose, in particolare, risultano particolarmente marcati tra gli uomini, dove i numeri sono più che raddoppiati rispetto al 2015. Tra le donne, invece, l’incremento nei sette anni si ferma al 50%.
Il fenomeno assume proporzioni preoccupanti in considerazione del fatto che Oltreoceano i servizi per il contrasto alle tossicodipendenze mostrano forti carenze. Secondo un rapporto delle autorità sanitarie statunitensi, nel 2019, più di 20 milioni di persone di età pari o superiore ai 12 anni hanno riferito problemi di abuso di stupefacenti, ma soltanto il 10% ha ricevuto l’assistenza necessaria.
A fine aprile il governo ha annunciato un piano d’azione per combattere la crisi, incentrato su tre fronti: migliore assistenza alle persone non autosufficienti, maggiori risorse nella lotta al narcotraffico, adozione di misure per la riduzione del danno, come la distribuzione di naloxone, un antidoto in caso di sovradosaggio.