La truffa del braccio in silicone tentata di recente da un dentista italiano è soltanto uno dei tanti espedienti architettati dal mondo no-vax per arrivare all’agognato green pass senza iniezione. Un’altra storia altrettanto bislacca arriva dall’Olanda, dove il quotidiano De Telegraaf riporta il caso di un uomo arrestato arrestato dalle autorità perché vendeva su internet kit fatti in casa per “auto-contaminarsi” con covid. In ogni confezione, proposta al “modico” prezzo di 33,50 euro, c’erano una fiala con il virus e un autotest antigenico per verificare il buon esito del contagio. I campioni, assicurava inoltre il venditore, non avevano più di tre mesi e quindi includevano tutte le varianti.
Margreeth Fernhout, portavoce dell’Ispettorato per l’assistenza sanitaria e la gioventù del ministero della Salute olandese, ha definito il caso «sconcertante». Il coronavirus, ha ricordato, è pericoloso e non solo può colpire gravemente chi si infetta, ma può essere trasmesso ad altre persone che a loro volta possono ammalarsi seriamente. «Chiunque si infetti deliberatamente mette in pericolo la salute pubblica», ha concluso.
Secondo quanto riferisce la stampa olandese, l’uomo è già stato rilasciato ma le autorità hanno provveduto alla chiusura del sito dal quale venivano proposti i kit. Non è ancora stato appurato quanti sono i pezzi venduti.