Nella provincia autonoma dell’Ontario, in Canada, le politiche sanitarie obbediscono a una logica parecchio differente da quella cui siamo abituati in Italia. E se gli ospedali sono sovraffollati e l’accessibilità ai servizi medici difficile, là si punta sulle farmacie del territorio. E’ il caso delle disposizioni varate nei giorni scorsi dal ministro della Sanità della provincia canadese, Christine Elliott: nel giro di un anno, i farmacisti dell’Ontario potranno diagnosticare e trattare dieci patologie “minori”, tra le quali congiuntivite, herpes, reflusso gastroesofageo, mal di gola, eczemi di lieve entità e acne. «L’obiettivo» ha detto il Ministro «è quello di assicurare ai pazienti un accesso più rapido ai servizi di cui hanno bisogno».

L’elenco delle patologie, come riferisce un articolo del giornale canadese The Star, è stato proposto dall’Ontario Association of Pharmacists e nelle prossime settimane verrà discusso al Ministero insieme alle rappresentanze delle altre categorie coinvolte (a cominciare, ovviamente, dai medici). Il servizio, in particolare, riporta la testimonianza di Mike Cavanagh, portavoce dall’Ontario Association of Pharmacists, che racconta di quanto accade quotidianamente in una delle sue farmacie, ubicata in prossimità di una retail clinic: ogni giorno si presentano al banco persone affette da piccoli disturbi come una congiuntivite, lui li indirizza al poliambulatorio accanto dove si mettono in fila per avere una ricetta e poi tornano in farmacia ad acquistare il farmaco. «Perché questa inutile trafila» chiede Cavanagh «eliminiamo le tappe superflue e riduciamo i fastidi che deve affrontare il paziente».

La novità rappresenta soltanto l’ultimo dei provvedimenti favorevoli al servizio farmaceutico assunti dal governo dell’Ontario, che nella precedente legislatura aveva autorizzato la vaccinazione antinfluenzale nelle farmacie del territorio. Va ancora meglio ai farmacisti della vicina provincia del New Brunswick, che già possono diagnosticare e curare 32 piccoli disturbi come verruche, impetigine, dolori articolari e riniti allergiche. «A volte le persone fanno fatica a vedere il proprio medico» ha detto ancora Elliott «se all’origine del bisogno c’è una patologia minore, i farmacisti dovrebbero essere in grado di affrontarla».