Il 94% degli svizzeri è soddisfatto delle misure di protezione adottate dalle farmacie del territorio nel corso della pandemia e il 77% apprezza le informazioni sul covid ricevute dal suo farmacista. Ammontano invece al 25% gli elvetici che trovano più comodo acquistare farmaci online anziché recarsi in farmacia. Sono alcuni dei dati che arrivano dall’edizione 2021 del Moniteur des pharmacies, l’indagine annuale con cui Pharmasuisse, l’associazione professionale dei farmacisti svizzeri, sonda le opinioni del pubblico su qualità ed efficienza del servizio farmaceutico.
Condotto all’inizio dell’anno su un campione rappresentativo di mille individui di età superiore ai 18 anni, il sondaggio rivela un crecente interesse del pubblico per i servizi offerti dalle farmacie: il 43% degli intervistati dice di avere letto o di essersi informato sulla vaccinazione in farmacia, il 18% della farmacia dei servizi, il 16% dei servizi covid, l’11% dei tamponi antigenici.
Opinioni in chiaroscuro, invece, sulla qualità del servizio farmaceutico: per l’85% del campione la farmacia è un luogo comodo e vicino che fa risparmiare sui costi della sanità; per l’82% è il primo punto di contatto per avere informazioni sui farmaci. Ma non mancano le impressioni negative: per il 66% degli intervistati l’onorario professionale che retribuisce il consiglio del farmacista sul farmaco dispensato non è giustificato; per il 49% le farmacie spingono sulla dispensazione dei farmaci più cari.
Stessa bivalenza a proposito dei bisogni di salute: il 92% degli elvetici dice che si rivolgerebbe in prima battuta al farmacista in presenza di malattia in normale decorso, soltanto il 16% invece dice che farebbe altrettanto in presenza di un disturbo lieve come raffreddore o cefalea (a fronte di un 20% che invec preferisce rivolgersi al medico).
«L’impegno instancabile delle farmacie nel fronteggiare l’epidemia con screening e vaccinazioni» è il commento di Martine Ruggli, presidente di Pharmasuisse «ha raccolto il gradimento della popolazione. Intendiamo scruttare ulteriormente questa leva e offrire nuovi servizi per rafforzare ulteriormente il contributo dei farmacisti al sistema sanitario».