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Covid: in Austria obbligo vaccinale, la Germania opta per la regola delle 3G

20 Novembre 2021

Dal lockdown per i no-vax alla vaccinazione covid obbligatoria in tutto il Paese dal prossimo febbraio. Sono le misure annunciate ieri dal Governo austriaco di fronte all’ulteriore peggioramento di contagi e ricoveri per la quarta ondata della pandemia, che sta colpendo duramente buona parte dell’Europa orientale e centrale (oltre 2 milioni di nuovi casi e 28mila morti a settimana in tutto il Continente). Tre giorni fa Vienna aveva adottato la cosiddetta regola del 2G (accesso soltanto a vaccinati e guariti dal covid) per i luoghi pubblici come cinema, teatri, istituzioni culturali, ristoranti e palestre. E del 3G (vaccinati, guariti e negativi al tampone) per i posti di lavoro. Ieri il giro di vite, dovuto al fatto che nel Paese il 30% della popolazione ancora non ha ricevuto il vaccino. «Non siamo riusciti a convincere abbastanza gente» ha ammesso il cancelliere Alexander Schallenberg «ci sono troppe forze politiche che remano contro, ma non vogliamo una quinta ondata».

Da lunedì, così, scatta la chiusura per 10 giorni di scuole, ristoranti ed eventi culturali. Ma, ha detto ancora il cancelliere, i vaccini sono l’unica via d’uscita dalla pandemia. E così, ha annunciato, dal primo febbraio la vaccinazione contro covid verrà resa obbligatoria in tutto il Paese, un provvedimento che renderà l’Austria il primo Stato Ue ad adottare una misura di questo genere.

Giro di vite delle regole anti-pandemiche anche in Germania, dove ieri la nuova maggioranza di governo rosso-giallo-verde (detta anche il Semaforo, perché ne fanno parte socialisti, liberali e ambientalisti) ha approvato un nuovo pacchetto di misure legate all’emergenza. Tra le novità l’adozione della regola delle 3G nei luoghi di lavoro e sui trasporti pubblici, locali e nazionali. I datori di lavoro, inoltre, dovranno assicurare ai dipendenti la possibilità di passare al lavoro da casa, sempre che non sussistano difficoltà oggettive di organizzazione.

Il 3G, come scrive la rivista specializzata Daz.online, varrà anche per le farmacie, che dovranno applicare la regola nei confronti dei loro dipendenti. Le misure rimarranno in vigore per tutto il primo trimestre del 2022.