Arrivano critiche e preoccupazioni dai medici di famiglia inglesi per l’avvio di Pharmacy First, il servizio del Nhs che dal 31 gennaio delega alle farmacie del territorio il primo trattamento di sette patologie comuni, tra le quali otiti e mal di gola. Secondo quanto riferisce un articolo di Pulse, prestigiosa rivista dei medici di famiglia inglesi, parecchi mmg avrebbero riportato casi ed episodi che dimostrerebbero l’impreparazione di molte farmacie per il nuovo servizio.
Le indicazioni del Nhs agli studi medici, spiega il giornale, sono di reindirizzare alle farmacie i pazienti che riferiscono sintomi riportabili a una delle sette patologie (sinusite, mal di gola, punture di insetti, impetigine, herpes zoster, infezioni del tratto urinario femminile non complicate e otite). Tuttavia, dai medici arrivano segnalazioni di farmacie impreparate o disorganizzate: Emma Nash, un medico di famiglia dell’Hampshire, spiega di avere contattato le farmacie della sua zona per organizzare l’invio dei pazienti, ma la maggior parte ha risposto di poter farsi carico al massimo di un paio di assistiti al giorno. Quella più vicina, invece, non ha indicato massimali ma ancora non compare sul sistema informatico predisposto dal Nhs per il nuovo servizio, quindi non può prendere in carico pazienti perché non può essere pagata.
Altri sollevano perplessità sulle competenze: tra i mmg che hanno la specializzazione in otoiatria, per esempio, c’è chi si rifiutano di inviare i pazienti alle farmacie perché il Nhs ha chiesto a chi aderiva soltanto un’autocerticazione delle competenze. Helen Salisbury, medico di famiglia di Oxford, racconta di un paziente che è tornato da lei dopo essere stato in farmacia per una prestazione da Pharmacy Forst: «Gli hanno dato un antibiotico, ma gli hanno anche detto che non potevano fornirgli la quantità necessaria al suo bisogno e quindi avrebbe dovuto tornare da me per farselo prescrivere».
Mohamed Kamal, medico di famiglia del servizio notturno, ha detto alla rivista che «Pharmacy First è stato lanciato senza prima assicurarsi che le farmacie disponessero del personale necessario a gestire la domanda. Numerosi pazienti sono stati invitati dai farmacisti ad andare dal loro medico o chiamare il 111 (il servizio di emergenza del Nhs, ndr) anche se avevano una delle patologie elencate da Pharmacy First».
Phil Williams, medico di base nel Lincolnshire, ha ammesso che tra i suoi colleghi «c’è insicurezza e mancanza di fiducia» sul programma: non sono stati informati adeguatamente i pazienti e alcuni farmacisti sembrano applicare a Pharmacy First i protocolli del Cpcs, il servizio che dirotta sulle farmacie i codici bianchi del 111. Steve Taylor, portavoce della Dauk (l’associazione nazionale dei medici di famiglia), ha detto a Pulse di avere avuto notizia di farmacie che non hanno saputo visitare pazienti affetti da mal d’orecchi «perché non disponevano di otoscopio».
Da notare che quando il governo ha annunciato il lancio del nuovo servizio, la Dauk ha chiesto spiegazioni del perché la remunerazione prevista per le farmacie a ogni visita ammontasse a «più del doppio» rispetto a quella riconosciuta ai medici di base. Mlti dei quali hanno fatto notare alla rivista che i soldi dedicati al finanziamento di Pharmacy Forst sarebbero stati spesi meglio se fossero andati alla mg.
Tra i medici però c’è anche chi esprime comprensione e pazienza. Il presidente della Berkshire West Lmc, Mark Green, ha detto a Pulse di non aver riscontrato problemi finora con il nuovo servizio, aggiungendo: «È partito da poco, è lecito sperare che i problemi si risolveranno con il tempo».