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Regno Unito, crescono le aggressioni dei no-vax ai farmacisti

14 Febbraio 2022

Sono sempre di più, nel Regno Unito, i farmacisti che si rivolgono alla Pda (Pharmacists’ defense association, il principale sindacato di categoria) per denunciare intimidazioni e violenze da parte di no-vax. Tra i casi più frequenti, come riferisce un articolo della rivista Chemist&Druggist, le incursioni di gruppi di “disturbatori” nelle farmacie che vaccinano, allo scopo di interrompere le somministrazioni. «Farmacisti e clienti vengono offesi e intimiditi» spiegano alla Pda «e spesso i manifestanti filmano le loro incursioni per ottenere maggiore visibilità».

Questi raid, prosegue il sindacato, stanno causando «ansia e angoscia» sia tra il pubblico sia tra il personale, senza contare che la legge impegna i datori di lavoro a tutelare la sicurezza dei loro dipendenti ed effettuare a cadenza regolare valutazioni del rischio, per poi adottare le misure necessarie.

Nell’ottobre scorso il Servizio sanitario inglese aveva raccomandato ai proprietari di farmacia che vaccinano di porre particolare attenzione agli ingressi, perché c’era il rischio che i no-vax avrebbero provato a mischiarsi alle persone in attesa di vaccinarsi. Leyla Hannbeck, ceo dell’Aimp (Association of independent multiple pharmacies, l’associazione delle catene indipendenti) ha mostrato le lettere di sedicenti legali recapitate ad alcune farmacie, che intimano di interrompere le somministrazioni.

Come ricorda la rivista, gli hub vaccinali gestiti da farmacisti erano già stati presi di mira dai no-vax l’anno scorso. A luglio, una farmacia in Cumbria era stata vandalizzata con graffiti anti-vax, a dicembre, nell’Hampshire, un gruppo di vandali ha sigillato le porte del centro vaccinale della Greywell Pharmacy.