Le farmacie indipendenti del Regno unito sono pronte a ridurre i servizi erogati agli assistiti se i finanziamenti del Nhs non verranno incrementati di quanto serve per sostenerli. È il risultato del referendum indetto tra i propri associati dalla National pharmacy association (Npa), che ha visto una maggioranza schiacciante votare per un’azione collettiva con cui sollecitare il governo ad agire. In Galles, si è espresso a favore il 93% dei votanti, mentre in Irlanda del Nord e in Inghilterra la percentuale è salita al 99%. Nel complesso, ha partecipato il 63,5% degli iscritti Npa, pari a 3.399 farmacie.
Come ricorda la rivista Chemist&Druggist, la pressione finanziaria sulle farmacie è diventata insostenibile: i costi aumentano a causa degli incrementi salariali dei dipendenti e dei contributi assicurativi, mentre i finanziamenti rimangono invariati. Rees ha dichiarato che qualsiasi proposta significativa dovrà tener conto di questi aumenti, ed evitare ulteriori riduzioni in termini reali. Recentemente, alle farmacie di Galles e Scozia è stato concesso un aumento al budget del 6%, in Inghilterra, dopo un decennio di tagli reali che ammontano al 40%, si punta almeno a preservare gli attuali livelli di finanziamento.
Anche altre voci del settore si uniscono all’allarme. Leyla Hannbeck, ceo dell’Independent Pharmacies Association (IPA), ha chiesto al governo di intervenire rapidamente per evitare ulteriori chiusure di farmacie. Malcolm Harrison, ceo della Company Chemists’ Association (Cca), ha sollecitato l’avvio immediato delle negoziazioni per l’anno finanziario 2024-25, affinché non si verifichino ulteriori riduzioni di orario e chiusure di sedi.
Nel caso di mancato rifinanziamento, i votanti al referendum Npa propongono un chiaro piano d’azione, con molte farmacie pronte a modificare i servizi. In Inghilterra, il 97,8% dei partecipanti è disposto a ridurre gli orari di apertura, il 93,3% appoggia la sospensione delle consegne a domicilio non finanziate e il 96,1% intende ritirarsi dai servizi locali commissionati, come il supporto per le dipendenze e la contraccezione d’emergenza. Il 99,2% rifiuterebbe di rispondere a richieste di dati oltre i requisiti minimi, mentre il 96,8% interromperebbe la fornitura gratuita di sistemi di dosaggio monitorati non finanziati dal NHS.
Nick Kaye, presidente della Npa, ha dichiarato che i farmacisti non vorrebbero ridurre i servizi, ma che potrebbero non avere altra scelta senza un supporto adeguato. «Come farmacista di terza generazione, mi preoccupo profondamente dei miei pazienti» ha dichiarato Kaye «ma, dopo un decennio di sottofinanziamento e chiusure record, qualcosa deve cambiare».