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Regno Unito, il premier Johnson: farmacie risorsa eccezionale, le aiuteremo

12 Febbraio 2021

Le farmacie del territorio dovrebbero essere rimborsate dei costi aggiuntivi sostenuti durante la pandemia «il prima possibile». Lo ha detto l’altro ieri il primo ministro inglese Boris Johnson rispondendo alle domande dei giornalisti durante il briefing quotidiano sull’emergenza covid. A sollecitare il premier è stato Nigel Praities, direttore del Pharmaceutical Journal, la rivista del Royal pharmaceutical council, che ha chiesto quante farmacie dovranno chiudere prima di vedere un intervento del governo (nei giorni scorsi, come riferito da FPress, la testata aveva riportato la notizia che nel 2020 erano spariti per motivi economici 202 esercizi farmaceutici).

«Non voglio che nessuna farmacia venga chiusa» ha detto Johnson «penso che le farmacie del territorio siano una risorsa assolutamente eccezionale per il nostro paese e le sue esigenze sanitarie. Sono particolarmente grato alle farmacie per quello che stanno facendo nell’ambito della campagna vaccinale». Di conseguenza, ha continuato il premier, «voglio assicurarmi che vengano rimborsate il prima possibile».

Nel giugno scorso il governo aveva risposto alle richieste di sostegno del comparto con lo stanziamento di un prestito di 370 milioni di sterline. Il Psnc (Pharmaceutical services negotiating committee, la commissione che negozia i rinnovi contrattuali per conto delle farmacie) ha riferito di recente che le farmacie sarebbero state esonerate dal rimborso.

«Le parole del primo ministro sono incoraggianti» ha commentato Simon Dukes, amministratore delegato del Psnc «le trattative sui costi imprevisti che le farmacie hanno dovuto sostenere nella pandemia sono ancora in corso e al centro c’è la stima di questi costi. Le parole dei politici facciano ora da viatico ai finanziamenti di cui abbiamo bisogno».

«Nella pandemia» ha ricordato dal canto suo il Dipartimen to della salute «sono stati stanziati 370 milioni di sterline in pagamenti anticipati per aiutare le farmacie a preservare gli stock e fornire assistenza. Ulteriori finanziamenti, per i costi sostenuti durante la pandemia, sono in discussione con il settore».