Anche nel Regno Unito la difficoltà di trovare farmacisti da assumere si traduce in un aumento dei salari. Nel 2022, dice infatti un sondaggio della rivista Chemist&Druggist, lo stipendio medio annuo di un direttore di farmacia ha toccato le 50mila sterline (circa 56mila euro), tremila in più delle 47mila percepite nel 2021. L’indagine, condotta tra dicembre e gennaio mediante interviste a 250 direttori di filiale, ha anche rivelato che due terzi del campione (il 68%) aveva ottenuto un aumento di stipendio nei 12 mesi precedenti e soltanto il 2% aveva patito una riduzione. Tra coloro che hanno visto lievitare il salario, quasi un quarto ha riferito di aumenti del 3% e un quinto del 6-10%.
Nonostante ciò, continua la ricerca, quasi quattro intervistati su dieci (39%) si sono definiti “insoddisfatti” del proprio stipendio e solo il 16% ha dichiarato di essere “molto” o “più che soddisfatto”. Tra coloro che hanno espresso scontento, il 59% ha incolpato il proprio datore di lavoro mentre il 25% ha incolpato il governo, che non ha assicurato al settore finanziamenti adeguati.
Secondo un farmacista direttore, «l’alto costo della vita» ha annullato i miglioramenti salariali e così – nonostante il suo stipendio sia aumentato del 3% del 2022 – di fatto «è come se fosse diminuito». Un altro degli intervistati ha affermato di avere visto «incrementi molto scarsi considerato che l’inflazione è al 10-11% per la maggior parte del costo della vita». Molti, ancora, sostengono di sentirsi delusi perché le tariffe orarie dei locum (i farmacisti interinali a chiamata) sono aumentate in misura nettamente maggiore.
Poi ci sono i bonus: più della metà del campione (54%) ha dichiarato di averne ricevuto uno nell’ultimo anno, ma c’è anche chi dice di non averne mai visti in 32 anni di lavoro e un altro che si lamenta che nella sua farmacia gli obiettivi di risultato per accedere ai bonus sono fissati così in alto che è quasi impossibile raggiungerli.
Tra gli insoddisfatti, riferisce Chemist&Druggist, c’è un direttore che racconta di non avere ricevuto nessun aumento ma soltanto un buono spesa da 75 sterline, un altro che si lamenta perché nella sua farmacia sono stati ritoccati gli stipendi soltanto ai farmacisti che ricevevano la retribuzione base e non agli anziani, e un altro ancora che dice di non aver ricevuto bonus al contrario del resto del personale, un’esperienza definita «dolorosa». E c’è anche chi racconta di avere ricevuto un bonus spendibile soltanto nella farmacia.
Quanto infine al valore dei bonus, le testimonianze riportate evidenziano una forte variabilità: c’è il direttore che racconta di avere ricevuto mille sterline per la festività islamica dell’Eid e mille per Natale e quello che riferisce di un bonus unico di 9mila sterline (più di 10mila euro).