Gruppo Boots sotto la lente del General pharmaceutical council, il comitato che in Inghilterra vigila su deontologia e norme professionali, dopo l’annuncio della catena angloamericana di voler offrire a breve nelle sue farmacie un test antigenico rapido per covid. Le indicazioni del Governo, infatti, puntano a escludere il canale farmaceutico dalla distribuzione di tali prodotti. Di conseguenza, spiega in un articolo pubblicato ieri il Pharmaceutical Journal, il Gphc seguirà con attenzione i progetti della catena.

Il test, spiega la rivista, assicurerà un responso in 12 minuti e sarà offerto soltanto in un circuito «selezionato» di farmacie Boots ed esclusivamente ai pazienti asintomatici. «In questo modo» spiega un comunicato del gruppo diffuso l’altro ieri «sarà possibile sciogliere in pochi minuti dubbi o incertezze senza andare a gravare sulle strutture sanitarie con accessi inappropriati».

Le linee guida formulate nel maggio scorso da Public Health England (l’agenzia per le politiche sanitarie del Dipartimento della Salute inglese) sconsigliano però l’uso di test diagnostici rapidi sia per gli antigeni sia per gli anticorpi. «L’attuale orientamento di Phe» recitano le linee guida «sconsigliano i test dai risultati molto rapidi: alcuni di questi prodotti cercano il virus, mentre altri si concentrano sulla risposta immunitaria».

“Tali test sono molto rapidi e possono funzionare su una vasta gamma di campioni tra cui siero, plasma o sangue intero punturato dalle dita”.

Già nelle settimane passate il Gphc aveva avvertito le farmacie di non distribuire test rapidi anticorpali. A chi le ha chiesto come si colloca la nuova iniziativa commerciale nel documento del Phe, Boots ha risposto ricordando che il dispositivo è autorizzato dalla Food and Drug Administration negli Stati Uniti e ha ottenuto il marchio CE per l’uso in Europa. Il modello, inoltre, stato testato su oltre 500 pazienti coinvolti in studi clinici e fornisce risultati accurati entro 12 minuti.