Farmacie francesi a larghi passi verso lo sciopero generale dopo gli ultimi deludenti incontri con la Cnam (Caisse nationale maladie, l’assicurazione sanitaria) per il rinnovo della convenzione. I sindacati dei farmacisti titolari avevano chiesto fondi per un miliardo di euro in più nel 2025, la controparte ha risposto mettendo sul piatto un aumento di 180 milioni, da spalmare nei prossimi tre anni. «Siamo molto delusi» ha detto Pierre-Olivier Variot, presidente dell’Uspo (Union des syndicats de pharmaciens d’officine) «la proposta economica della Cnam non tiene in alcun conto di quanto investono i farmacisti nelle loro farmacie. Si continuano a negare le reali condizioni economiche del comparto. La mobilitazione è più necessaria che mai, se non scioperiamo le farmacie ne patiranno».
La giornata di protesta era già stata calendarizzata da tempo, 30 maggio, ora i sindacati sono al lavoro per mettere assieme quante più sigle della professione sia possibile. Ha già dato la sua adesione l’Anepf, l’Associazione nazionale degli studenti di farmacia, che scenderà in piazza per protestare contro i ritardi che stanno ostacolando la riforma del 3° ciclo, e lo stesso ha fatto l’Unpf, l’Unione nazionale delle farmacie francesi.
Tra le organizzazioni che incroceranno le braccia anche Federgy, l’organizzazione sindacale dei gruppi d’acquisto: «Oggi i farmacisti non si sentono considerati nonostante l’impegno per le loro comunità» ha osservato il presidente, Alain Grollaud «è necessaria la mobilitazione per protestare contro le inadeguate prooste economiche della Cnam, soprattutto considerato che ai medici è pronta a versare due miliardi di euro».
In sciopero il 30 maggio anche l’Udgpo (Union des groupements de pharmaciens d’officine) che con il suo presidente Laurent Filoche protesterà soprattutto contro i progetti del governo per liberalizzare l’e-commerce dei farmaci. «Avverto nella categoria un forte bisogno di farsi sentire» commenta «secondo me la giornata di sciopero del 30 maggio sarà molto partecipata». Della partita anche la Fspf, il secondo sindacato dei farmacisti titolari dopo l’Uspo, che però non sosterrà lo sciopero delle guardie farmaceutiche in programma invece questo fine settimana. «Non vanno disperse le energie» ha spiegato il presidente, Philippe Besset «abbiamo inviato alla Cnam una controproposta che discuteremo con lei martedì prossimo».