Se non riceverà ulteriori finanziamenti, il sistema delle farmacie inglesi potrebbe a breve collassare con la chiusura di migliaia di esercizi. È l’allarme che arriva dal rapporto della Npa (National pharmacy association, il sindacato nazionale delle farmacie indipendenti) intitolato “Protecting Uk public interests in Nhs Community Pharmacy”, ossia proteggere gli interessi pubblici verso la farmacia di comunità. Redatto da David Taylor, docente di politiche farmaceutiche e sanitarie all’University College di Londra, e Panos Kanavos, professore associato alla London School of economics and political science, lo studio sostiene che il settore sta affrontando una «crisi economica» profonda: per colpa dell’inflazione, l’attuale remunerazione delle farmacie «è già del 25% inferiore ai livelli del 2015».
Per tornare a un finanziamento del servizio farmaceutico paragonabile a quello di sette anni fa, osservano gli autori, servirebbero almeno 250 milioni di sterline in più a quanto già mette sul piatto il contratto nazionale delle farmacie. Un investimento, sottolinea il Rapporto, senz’altro modesto «rispetto ai benefici che si generebbero».
Se le farmacie fossero costrette a chiudere in massa, invece, verrebbero compromesse la dispensazione dei farmaci sul territorio e la sicurezza dei trattamenti, inficiando ogni miglioramento dell’assistenza. Secondo gli ultimi dati del Nhs, ricorda la ricerca, nella stagione 2020/2021 hanno chiuso più di 450 farmacie, una defezione che ha fatto crollare il totale degli esercizi in attività ai livelli del 2015/2016.
Il finanziamento del Nhs per il servizio farmaceutico, ricorda ancora il rapporto, era stato abbassato del 10% (a 2,9 miliardi di sterline) tra il 2015 e il 2017 e da allora non è stato più rivisto, senza alcun adeguamento all’inflazione.
Se le cifre dovessero restare queste, è la stima degli autori, nel 2024 il valore reale del finanziamento pubblico per la remunerazione delle farmacie risulterà di circa un terzo inferiore a quello del 2015. Il rapporto, scrive il Pharmaceutical Journal, esce dopo che il governo e il Psnc (il comitato che negozia per le farmacie i rinnovi contrattuali con il Nhs) hanno annunciato un’intesa per un taglio una tantum di 100 milioni di sterline ai margine delle farmacie sui medicinali rimborsati.
Secondo Thorrun Govind, presidente dell’English Pharmacy Board della Royal Pharmaceutical Society, il rapporto «dovrebbe essere un campanello d’allarme per coloro che cercano di preservare l’accessibilità delle cure farmaceutiche. Le farmacie sono già sotto pressione e man mano che ci avviciniamo all’inverno molte avvertiranno ulteriori tensioni. Il governo vuole fare perno sulle farmacie del territorio per sostenere la crescente domanda di servizi, ma questo deve essere supportato da finanziamenti sostenibili».