Anche in Francia come in Italia le spese sanitarie cominciano a diventare un perso sempre meno sostenibile per molte famiglie. Al punto che nell’ultimo anno il 30% dei francesi ha dovuto rinunciare alle cure (il 41% tra gli operai) e il 18% ha avuto difficoltà a pagare le proprie spese sanitarie. E’ quanto rivela un sondaggio condotto da Csa Research per la società finanziaria Cofidis France su un campione rappresentativo della popolazione transalpina: la spesa sanitaria privata, dicono gli intervistati, ha raggiunto i 715 euro euro l’anno, che in alcune regioni diventano 1.166. E per sei francesi su dieci si tratta di cifre che negli ultimi cinque anni sono cresciute apprezzabilmente, tanto che il 13% del campione – il 18% tra gli anziani – ha dovuto chiedere un prestito per sostenerle.
A pesare sulle tasche degli assistiti, rivela ancora la ricerca, non sono soltanto le spese del dentista o dell’ottico, ma anche quelle per i farmaci. Tanto che in molti hanno messo in campo accorgimenti o cautele dirette a risparmiare sui medicinali: il 49% degli intervistati, per esempio, prima di acquistare un farmaco verifica se già non ce l’ha in casa, una quota che sale al 54% tra le donne e al 61% tra gli ultra65enni. Il 38%, invece, fa attenzione a farsi prescrivere soltanto un medicinale rimborsato oppure in generico; infine un francese su 4 (il 24%) mette a confronto i prezzi praticati dalle farmacie sui farmaci non rimborsati (una percentuale che arriva al 35% tra i 25-34enni).