Più di nove belgi su dieci si aspettano dal loro farmacista consulenza e competenza e più di uno su due riconosce al consiglio del farmacista un peso decisivo nell’acquisto finale. Ma quasi un paziente su due fa fatica a parlare di alcuni problemi di salute se ci sono altri clienti nelle vicinanze. Sono alcuni dei dati che emergono da un sondaggio condotto tra il 3 e l’11 ottobre da Multipharma, network belga di oltre 250 farmacie, su un campione rappresentativo di duemila individui.
L’obiettivo della ricerca era quello di capire che cosa si aspetta il pubblico quando entra in farmacia: consulenza (97%), personale competente (94%) e contatto personale (85%) sono le tre richieste prioritarie dei belgi, ma spiccano anche l’assortimento (79%), la rapidità del servizio (79%) e prezzi convenienti (77%).
Il sondaggio, inoltre, rivela che l’85% degli intervistati ha una farmacia abituale, l’82% ritiene importante poter porre al farmacista domande su alcuni problemi di salute personale e il 52% riconosce al consiglio del farmacista un ruolo spesso decisivo nell’acquisto finale. «Sebbene il medico di medicina generale rimanga il primo riferimento per le informazioni sanitarie» dice la ricerca secondo quanto riporta la rivista Le Pharmacien «il 51% degli intervistati si reca anche in farmacia per ricevere consigli su piccoli problemi di salute. In Vallonia la quota sale al 56% e nella regione di Bruxelles al 61%».
Non sempre però il paziente trova in farmacia le condizioni ottimali per confidarsi : «Quasi la metà (48%) degli intervistati afferma di non voler parlare di alcuni problemi in presenza di altri pazienti. Più di un quarto (26%) afferma di avere talvolta l’impressione che il farmacista ha poco tempo da dedicare a domande o consigli personali e il 25% dichiara di aver acquistato prodotti specifici online perché prova imbarazzo a chiederli in farmacia».