La Food and drug administration – l’ente federale americano che vigila su farmaci e alimenti – dispone di risorse finanziarie che le consentono di funzionare per altre cinque settimane, dopo di che attività come l’approvazione di nuovi farmaci dovrebbero essere interrotte. E’ quanto ha scritto venerdì scorso in un messaggio su Twitter il commissario della Fda, Scott Gottlieb: all’origine c’è il cosiddetto “government shutdown”, lo spegnimento progressivo delle attività amministrative per carenza di fondi a causa della mancata approvazione del bilancio federale da parte del Congresso; negli Usa non è infrequente che accada, soprattutto quando a capo di Parlamento e Casa Bianca non c’è lo stesso partito, ma il braccio di ferro attualmente in corso tra democratici e presidenza Trump si protrae da più di un mese e ha già battuto ogni record. E così, un ufficio alla volta, servizi federali dei trasporti, della giustizia e delle poste (solo per citare i principali) cominciano gradualmente a chiudere e a mandare a casa gli impiegati perché non ci sono più soldi.
Tra poco più di un mese, è l’allarme di Gottlieb, potrebbe toccare all’Fda: «Abbiamo razionato il consumo di risorse rinviando le spese per costi operativi interni e concentrandole sul pagamento dei salari» scrive il commissario «ma non riusciremo ad andare avanti per più di cinque settimane». Dopo di che, l’agenzia sarà costretta a sospendere ogni procedura relativa all’approvazione di nuovi farmaci.