È cominciata l’altro ieri in nove farmacie di Basilea, nella Svizzera, la distribuzione regolamentata di cannabis nell’ambito del progetto pilota “Weed Care”, promosso dal Dipartimento della sanità di Basilea e dai Servizi psichiatrici di Argovia e dell’Università di Basilea con il benestare dell’Ufficio federale della sanità pubblica.
La sperimentazione conta circa 370 partecipanti di età compresa tra i 18 e i 76 anni, selezionati da un gruppo di 500 persone che si erano candidate per il progetto. Per ora, tuttavia, soltanto 180 possono già accedere alla distribuzione in farmacia, grazie a uno speciale certificato che ne attesta la partecipazione al progetto, mentre le altre si aggiungeranno a giugno.
La dispensazione non è gratuita ma i partecipanti hanno la garanzia di ricevere cannabis di qualità. Questo, tra l’altro, è il motivo per cui il progetto è partito soltanto ora anziché a settembre, come originariamente previsto: le prime forniture recavano residui di prodotti fitosanitari non consentiti e sono state rifiutate, in quanto tra i requisiti c’era la coltivazione biologica.
Lo scopo dello studio è quello di misurare gli effetti di una vendita regolamentata di cannabis sulla salute dei suoi consumatori rispetto a quella spacciata illegalmente. Questo spiega perché i ricercatori hanno suddiviso i partecipanti in due gruppi che “entrano” nella sperimentazione in due fasi distinte, ha spiegato Anne Tschudin, portavoce del Dipartimento della sanità.
