Sta facendo scalpore, in Svizzera, il caso di un farmacista titolare di Zurigo che nei giorni scorsi è stato condannato da Swissmedic, l’Aifa elvetica, a una doppia sanzione di 63mila franchi (circa 67mila franchi) per importazione illegale di farmaci non autorizzati. Il fatto è che il farmacista si chiama Lorenz Schmid ed è il presidente dell’Associazione dei farmacisti del cantone di Zurigo, siede nel comitato direttivo di Pharmasuisse (la Federfarma svizzera) e dal 2006 al 2022 ha fatto parte del Gran consiglio zurighese, cioè il Parlamento cantonale.
Secondo Swissmedic, che tra le sue competenze ha anche il perseguimento delle violazioni alla normativa federale sui farmaci, Schmid avrebbe importato dalla Germania per cinque anni farmaci come Cialis e Tadalafil (che in Svizzera non sono autorizzati) per un valore di 190mila franchi.
Il farmacista ha dichiarato al quotidiano Beobachter di non avere impugnato la sanzione dell’agenzia del farmaco elvetica per evitare un contenzioso che avrebbe potuto durare anni, ma ha comunque contestato le conclusioni di Swissmedic: ammette la violazione delle norme sulla distribuzione, dato che la sua farmacia non dispone di autorizzazione all’ingrosso, nega invece la commercializzazione di farmaci illegali dato che a suo parere si trattava soltanto di importazione parallela.
Schmid, scrive la stampa locale, ha già rassegnato le dimissioni dalla presidenza dell’Associazione dei farmacisti zurighesi, dal canto suo Pharmasuisse ha fatto sapere che sta analizzando il caso e tirerà a breve le sue conclusioni.