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Tamponi in farmacia, Francia al via: 34,90 euro a test, dpi a carico del titolare

30 Ottobre 2020

Da ieri i francesi potranno sottoporsi a tampone rapido antigenico nelle farmacie del territorio. A dare il via libera la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto che fissa i contenuti del servizio e il regolamento che definisce procedure e modalità dei prelievi. Come spiega il manuale operativo subito messo a punto dalla Fspf (Fédération des syndicats pharmaceutiques de France), l’esecuzione del test comprende accoglienza del paziente, prelievo nasofaringeo, analisi del tampone, registrazione dell’esito sulla piattaforma che è in via di completamento da parte del Ministero (e, nell’attesa, comunicazione ai servizi medici dell’assicurazione sanitaria), comunicazione del risultato al paziente.

La remunerazione, continua la Fspf, ammonta a 34,49 euro a tampone, dei quali 26 per l’atto professionale (ma nel caso in cui il prelievo sia eseguito da un altro professionista autorizzato il compenso scende a 16,20 euro) e 8,49 euro – soglia massima fatturabile – per il rimborso del kit da parte dell’assicurazione sanitaria. In più, è anche previsto un forfait di 300 euro al raggiungimento di un certo numero di test, ma i dettagli devono ancora essere concordati da mutua sanitaria e sindacati dei titolari.

In questa somma, prosegue il manuale, rientrano anche i costi dei dpi di cui devono disporre i farmacisti: mascherine ffp2, guanti, stivali o copriscarpe, protezioni oculari come occhiali o visiere. Inoltre, le farmacie devono «adattare i loro locali» per assicurare la realizzazione dei test (compreso uno «spazio di cortesia» dove svolgere il colloquio preliminare con il paziente), devono mettere a disposizione un lavabo oppure flaconi di gel o soluzione igienizzante per la pulizia delle mani e devono disporre di un sistema di smaltimento dei rifiuti pericolosi in linea con le norme francesi.

I prelievi, infine, possono essere effettuati dai farmacisti (titolari e collaboratori), dai preparatori di farmacia e dagli studenti che hanno superato il primo anno del corso di laurea, in questi ultimi due casi sotto la supervisione del titolare. Il tampone va eseguito di preferenza in farmacia, ma su autorizzazione del prefetto è possibile utilizzare anche in altre strutture.