L’accordo che dal 21 gennaio consente alle farmacie dell’Estonia di accettare e spedire le ricette presentate da pazienti finlandesi verrà replicato entro la fine dell’anno in un’altra decina di Paesi, tra i quali Portogallo, Grecia e Belgio. Nel 2020 seguirà un ulteriore scaglione di Paesi, tra i quali la Francia, ed entro il 2021 i restanti dei 22 Stati Ue che partecipano al network “Digital health and care”, Italia compresa. Finanziata dalla Commissione europea, la rete ha la funzione di interconnettere i servizi di sanità digitale dei Paesi membri per consentire ai loro cittadini di usufruire di farmaci e cure anche quando sono all’estero. Il network europeo, infatti, prevede due diversi servizi: la “e-dispensazione”, con la quale è possibile ottenere i farmaci prescritti anche in una farmacia estera, attraverso trasferimento digitale della prescrizione elettronica dal Paese di origine, e il “Patient summary”, che consente l’accesso della cartella clinica digitale al medico dello Stato estero in cui l’interessato si trova o sta viaggiando.

Sono 22, come detto, i Paesi che hanno aderito alla rete (Finlandia, Estonia, Repubblica ceca, Lussemburgo, Portogallo, Croazia, Malta, Cipro, Grecia, Belgio, Svezia, Austria, Italia, Ungheria, Irlanda, Polonia, Germania, Francia, Spagna, Slovenia, Lituania e Olanda) e – come recita la direttiva 2011/24/Eu – l’obiettivo è quello di fare in modo che entro la fine del 2021 le loro farmacie possano accettare e spedire le ricette elettroniche provenienti dagli altri Stati. L’estensione sarà graduale: dopo due accordi “apri-pista” (tra Finlandia ed Estonia per le prescrizioni, tra Lussemburgo e Repubblica ceca per il Patient summery) il programma prevede l’ingresso nella rete entro la fine di quest’anno per otto Paesi (Repubblica ceca, Lussemburgo, Portogallo, Croazia Malta, Cipro, Grecia e Belgio), entro la fine del 2020 per altri 12 (tra i quali la Francia) ed entro la fine del 2020 per i restanti.