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Uk, consulenza farmacista migliora prevenzione cadute negli anziani

26 Luglio 2024

Nella prevenzione delle cadute tra i soggetti anziani, il farmacista può recitare un ruolo importante in termini di appropriatezza delle prescrizioni e ottimizzazione del consumo di farmaci. A rivelarlo una ricerca pubblicata il 23 luglio su Bmc Geriatrics, che analizza l’impatto generato dall’impiego di un farmacista del territorio in coordinamento con il team multiprofessionale di un ospedale nordirlandese. I risultati, relativi ai casi di 92 pazienti di età pari o superiore a 65 anni, mostrano una riduzione media dell’8% nel numero dei farmaci prescritti ai pazienti e una diminuzione del 33% nel punteggio di carico anticolinergico per individuo (Acb, Anticholinergic cognitive burden). Inoltre, l’indice di appropriatezza è migliorato del 56% e dalle prescrizioni sono stati depennati 101 farmaci che aumentano il rischio di cadute.

Lo studio, inoltre, ha evidenziato impatti positivi su costi e ambiente, in particolare risparmi annuali sui costi dei farmaci compresi tra le 40 e le 80mila sterline all’anno, con un ritorno 1,25-2,54 sterline per ogni sterlina investita. La riduzione delle prescrizioni inappropriate ha anche prevenuto l’emissione di 941 kg di CO2 all’anno.

La sperimentazione prevedeva che i pazienti fossero inviati aI farmacista dai professionisti sanitari del team multiprofessionale, tra i quali medici di base e medici dell’emergenza. Anche i pazienti che si presentavano al pronto soccorso in seguito a una caduta ma non venivano ricoverati in ospedale erano rimandati al farmacista. Quest’ultimo li visitava a domicilio ed eseguiva una revisione farmacologica, focalizzata sui farmaci che per i loro effetti possono facilitare cadute accidentali oppure hanno riflessi sulla salute delle ossa.

Secondo i ricercatori, i risultati hanno evidenziato il vantaggio di un tale ruolo all’interfaccia tra cure primarie e secondarie, permettendo agli anziani con problemi di mobilità e mancanza di accesso ai trasporti di ricevere una revisione dell’ottimizzazione dei farmaci nelle proprie case, potenzialmente influenzando le disuguaglianze sanitarie.

Tra giugno 2022 e agosto 2023, il farmacista ha effettuato 317 interventi clinici, con una media di 3,4 interventi per paziente. Questi includevano richieste ai medici di base di ridurre il dosaggio o depennare farmaci e raccomandazioni terapeutiche per trattare condizioni sottostanti identificate durante la revisione, come l’osteoporosi.

Gli autori dello studio hanno affermato che l’istituzionalizzazione di un servizi di questo genere porterebbe a «miglioramenti nella gestione dei farmaci negli anziani dopo una caduta» e alla definizione di «nuovi percorsi, politiche e pratiche».