A causa di una forte carenza di utrogestan da 100 mg, le farmacie inglesi sono autorizzate dal 19 maggio a dispensare per ogni ricetta una fornitura pari a non più di due mesi di Tos (Terapia ormonale sostitutiva). La restrizione, come spiega un articolo del Pharmaceutical Journal, è stata introdotta da un protocollo varato la settimana scorsa dal Dipartimento per la salute e l’assistenza sociale: in una dichiarazione, le autorità hanno comunicato che il progestinico «dovrebbe patire consegne a intermittenza sino alla fine del 2023».
I dati del Nhs, il servizio sanitario pubblico, rivelano un aumento del 35% delle prescrizioni di Tos tra il 2020/2021 e il 2021/2022 e del 30,5% del numero di pazienti ai quali, nello stesso periodo, è stata prescritta la Tos. Tra i farmaci utilizzati per la Terapia ormonale sostitutiva, utrogestan 100 mg è il terzo più comunemente prescritto nel 2021/2022, con 458.396 confezioni dispensate, più del doppio di quanto consumato nel 2020/2021.
Secondo il Dipartimento per la salute, la restrizione dell’offerta «permetterà a più donne di continuare ad accedere ai farmaci di cui hanno bisogno». Maria Caulfield, ministro per la Salute delle donne, ha assicurato che «la stragrande maggioranza dei farmaci per la Tos è disponibile in quantità sufficienti. L’offerta complessiva è migliorata nell’ultimo anno e l’industria sta rispondendo alla crescita della domanda con un aumento della produzione. Continuiamo a lavorare per garantire la continuità degli approvvigionamenti».
Dall’aprile 2022, riferisce il Pharmaceutical Journal, il governo ha emesso 22 protocolli per carenze gravi (Ssp, Serious shortage protocol) relative a farmaci per la Tos. Nell’aprile scorso, il governo ha autorizzato il rimborso anticipato delle prescrizioni di Tos allo scopo di consentire ai pazienti di pagare 19,30 sterline per una fornitura di 12 mesi di Terapia ormonale sostitutiva.
Un portavoce di Besins Healthcare, l’azienda produttrice, ha ricordato che negli ultimi 12 mesi la domanda di utrogestan 100mg in Uk è raddoppiata e per tenere fronte all’aumento delle richieste sono state aperte «ulteriori linee di produzione». La strategia a lungo termine, invece, poggia sulla costruzione di un nuovo impianto a Muel, in Spagna, che dovrebbe cominciare a produrre dalla fine dell’anno.