Sono poco più di 1.370 le segnalazioni di inappropriatezze nella pratica professionale ricevute tra luglio e settembre dal General pharmaceutical council (Gphc), una cifra record che supera di netto il precedente primato trimestrale di 1.118 segnalazioni raccolte nello stesso periodo del 2022. Come riferisce un articolo del Pharmaceutical journal, il trend è fonte di preoccupazione per l’autorità indipendente, che vigila su deontologia e correttezza professionale dei farmacisti inglesi: il rischio, hanno dichiarato i vertici del Gphc nell’ultima seduta consiliare, è che cresca la percentuale di segnalazioni che non hanno potuto essere verificate, con potenziali ricadute sulla qualità del servizio e sulla sicurezza dei pazienti.
Il problema, cme riferisce la rivista, è l’arretrato che il Gphc fa sempre più fatica a smaltire: in media, dicono i dati, solo il 13% delle segnalazioni viene istruito dall’autorità di vigilanza entro cinque giorni dalla notifica e alla fine del secondo trimestre scorso erano 980 i casi ancora fermi alla valutazione iniziale.
«Il Consiglio del Gphc» riporta una relazione citata dal Pharmaceutical journal «dovrebbe essere consapevole che, con un arretrato come questo, aumenta il rischio che non si riesca ad agire rapidamente nei casi che fanno sospettare una minaccia immediata per la sicurezza dei pazienti». Per contrastare tale rischio, riferisce ancora la rivista, Il Gphc ha cominciato a effettuare analisi a campione delle segnalazioni in attesa di valutazione «per vedere se ci siano casi di particolare rilevanza» cui dare la priorità.
Gli sforzi hanno dato i loro risultati, visto che nel secondo trimestre di quest’anno ammontavano a 149 i casi archiviati dall’autorità di vigilanza con una decisione finale, oltre trenta in più rispetto ai 114 del trimestre precedente. «Tuttavia» ammette il Gphc «siamo preoccupati per il tempo che prende mediamente la verifica di ogni singola segnalazione».
Le segnalazioni di inappropriatezze nella pratica professionale (Ftp, fitnmess to practice) possono essere inviate al Gphc da pazienti, clienti della farmacia, funzionari o impiegati dei servizi e altri professionisti sanitari. Tali segnalazioni possono riguardare comportamenti gravi, poco professionali o inappropriati, frodi o illeciti, condotte criminali, errori nella dispensazione, ubriachezza durante l’orario di lavoro o altre condizioni da dipendenza.
Le verifiche con cui il Gphc esamina le segnalazioni ricevute prevedono quattro diverse fasi: accettazione e valutazione iniziale (per verificare se l’episodio rientra tra i casi di competenza dell’autorità); istruttoria e indagine, che possono richiedere dai tre ai nove mesi; valutazione del comitato investigativo (riguarda i casi più gravi e si conclude con l’archiviazione, con un ammonimento al farmacista segnalato oppure con il deferimento alla commissione di idoneità); valutazione della commissione di idoneità (nei casi di particolare gravità, può decidere la sospensione o la cancellazione dall’albo).